Terni, nuove strisce blu ai Campacci: «Ora basta, una forzatura incomprensibile»

Sandro Piccini, segretario circolo Pd Conti Menotti: «Cittadini usati come bancomat ancora una volta»

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di Sandro Piccinini
Segretario del circolo Pd Conti Menotti

Sandro Piccinini

Ci risiamo. Dopo il disastro del mese scorso compiuto dalla ‘giunta dei più bravi’ nel rifacimento delle strisce continue nelle aree produttive della zona di Sabbione-Maratta con intere attività letteralmente ‘sequestrate’, oggi tocca alle periferie.

PARCHEGGI A PAGAMENTO TERNI, DOVE SORGONO I NUOVI

Con una sorta di blitz sono stati infatti realizzati nei pressi dell’infopoint e di uno degli ingressi al sentiero 5 del Parco ‘Campacci-Liberati’ di Marmore altri stalli di sosta, naturalmente con la vernice blu, che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti, sempre a pagamento. Prendiamo quindi atto che questa amministrazione ha deciso di utilizzare nuovamente, come già avvenuto con gli autovelox in Via Lessini a Terni, nuovamente come bancomat i cittadini e i turisti, stavolta però utilizzando uno dei principali siti turistici dell’intera Umbria come scenario di questo indecoroso spettacolo.

STRISCE BLU A TERNI: BRIZI E DOMINICI IN TACKLE

Come circolo Pd ‘Conti Menotti’ di Marmore riteniamo questa decisione un vero e proprio abuso ed una forzatura compiuta ai danni di un territorio che deve essere rilanciato sempre di più, in cui le attività commerciali sono in sofferenza per le scelte unilaterali e non partecipate in termini di viabilità. Diciamo basta alle strisce blu realizzate con il favore delle tenebre e chiediamo agli organi competenti di ripensare questa assurda decisione, che riteniamo un vero e proprio abuso e una forzatura incomprensibile.

Ci uniamo anche alla richiesta dell’associazione Codici di Terni di chiarimenti rispetto alle modalità con cui attraverso una delibera di giunta si è provveduto all’installazione dei dispositivi di controllo della durata di sosta al parco ‘Campacci-Liberati’, chiedendo anche di conoscere a quanto ammontano i proventi dei parcheggi realizzati e come si intende reinvestirli a Marmore.

Quando si parla di questo territorio è ora di smetterla di parlarne con gli occhi che brillano come Paperon de’ Paperoni di fronte al registratore di cassa. Bisogna invece dargli una maggiore attenzione rispetto a quella attuale, in cui si va in confusione anche nello scrivere correttamente un semplice cartello stradale per indicare il parcheggio di Mazzelvetta. Sindaco, assessore competente, siete ancora in tempo per ripensarci.

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