Terni, in Comune la situazione resta tesa

L’Usb interviene sulle dimissioni – richieste – dell’assessore Ballerani e i disagi del personale. Il sindaco non ci sta e replica

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Dopo le tensioni fra i sindacati legate alla richiesta di dimissioni dell’assessore al personale Cristhia Falchetti Ballerani, l’Unione sindacale di base prova a fare il punto, tornando sulla questione e denunciando con forza l’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti dei dipendenti comunali, «trattati con fastidio – scrive l’Usb – quasi con disprezzo».

Nodo dimissioni «La situazione che si è venuta a creare dopo l’assemblea del personale indetta dalla Rsu del Comune di Terni – spiega il sindacato in una nota – porta in superficie le difficoltà di alcune organizzazioni sindacali a centrare il cuore del problema, senza destreggiarsi tra sofismi e smarcamenti che non fanno bene alla soluzione della vertenza. Le esternazioni di forte disagio evidenziate dai lavoratori all’assemblea della Rsu – e non di Cgil, Cisl, Uil – meritano maggior rispetto e attenzione, aldilà della diatriba creata sulla stampa rispetto all’immediatezza della tempistica che investe la richiesta delle dimissioni dell’assessore al personale, indiscutibilmente emersa dall’assemblea. Azione che Cgil e Cisl dichiarano di voler rimandare al completamento di alcuni percorsi da sviluppare con l’amministrazione comunale e solo come extrema ratio».

«Come Brunetta» Nel merito dei contenuti dell’assemblea, scrive l’Usb, «l’allarme venuto dai lavoratori sullo stato di assoluta criticità in cui versano i servizi, gli sprechi e la disorganizzazione in essere, le difficoltà e la fatica per assicurare comunque un servizio utile, meritano di sicuro ben altra considerazione. Come meritano ben altra ‘attenzione’ – afferma il sindacato di base – le continue dichiarazioni dell’assessore al personale che, invece di preoccuparsi della bassa qualità del suo esercizio, persevera nel vecchio e ridondante atteggiamento di ‘brunettiana’ memoria, dal quale traspare un fastidio, quasi un disprezzo, nei confronti dei lavoratori del Comune di Terni»

«Problema più profondo» «Un atteggiamento, quello della giunta, che ai lavoratori non è passato inosservato, ma che invece sembrerebbe non essere colto da una parte del sindacato. Sfugge a costoro – spiega l’Unione sindacale di base – che il problema principe di questa vertenza non trova giustificazione nella mancata erogazione del rateo di produttività, ma c’è dell’altro, qualcosa di molto più grave e più serio. Il tentativo che sta portando avanti questa giunta è quello di arrogarsi il diritto di agire sul salario accessorio, annichilendo ogni interlocuzione e saltando a piedi pari ogni forma di confronto con le rappresentanze dei lavoratori».

«Metodi da vecchia politica» Secondo l’Usb, la giunta-Di Girolamo «vuole mano libera per cambiare le modalità di erogazione del salario accessorio e, con questo, si tenta di condizionare l’organizzazione del lavoro riportandola a vecchi modelli dove la politica decideva su tutto e su tutti. Anche dalle ultime dichiarazioni consegnate alla stampa, si nota come l’assessore al personale cerchi di innestare nelle menti dei cittadini che è finito il tempo del ‘tutto a tutti’ e che con questa giunta il solo ad essere premiato sarà il merito. Stando ai fatti, la realtà dimostra esattamente il contrario. Basti guardare alla riorganizzazione ed al nuovo regolamento sull’individuazione delle posizioni organizzative, concertazione chiusa unilateralmente dall’amministrazione comunale, per rendersi conto che il merito viene svilito e sacrificato sull’altare della fiducia e della fedeltà all’organo politico».

«Solo azioni di facciata» «Dalla Bct alla polizia municipale, dai servizi educativi e scolastici ai servizi sociali, fino ai tagli mortali della cultura – spiega l’Usb – tutti hanno denunciato il disagio per le gravi carenze di mezzi, di personale e di materiale. Tutti ormai vivono sulla propria pelle questa politica fatta di enunciazioni, di promesse e grancasse sulla stampa, delle tante azioni di facciata. Questo assessore sta cercando di far passare tra i cittadini l’idea della ‘rivoluzione’ di qualità, l’idea del sindacato come zavorra, l’idea dei lavoratori come persone che fino ad oggi hanno fatto il bello e cattivo tempo, presentandosi pronta e determinata a rovesciare tutto e produrre finalmente un cambiamento. Anche le ultime dichiarazioni sul rateo della produttività hanno dello stupefacente ed anche dell’offensivo. Riteniamo scorretto, sia intellettualmente che politicamente, il tentativo reiterato dall’assessore, di istillare nella mente dei cittadini il sospetto che ci siano state inadempienze o, peggio ancora, illegittimità su questa partita: al Comune di Terni è sempre stato applicato il sistema della valutazione e tutte le ispezioni che ci sono state, da parte della corte dei Conti e della ragioneria generale dello Stato, hanno dimostrato la piena legittimità dell’operato sia dei tecnici che dei politici delle precedenti amministrazioni».

«Produttività ai fedelissimi» «Non ci dimentichiamo delle dichiarazioni fatte ai primi incontri, quando chiedemmo l’erogazione del rateo della produttività: l’assessore ci disse che la giunta vista la ‘congiuntura economica’, non lo riteneva opportuno. Era già allora evidente che il riconoscimento di una parte del salario accessorio veniva letto non più come un diritto, un mezzo incentivante, ma come un privilegio elargito a dipendenti garantiti e tutelati, una facoltà ed una concessione che l’amministrazione può, in ogni momento, mettere in discussione ed è quello che oggi sta facendo, puntando a dividere il sindacato. È evidente che un assessore così, prima se ne va e meglio è per tutti. Attardarsi e dividersi nella sterile discussione sulla strategia non ci appassiona».

‘Dettagli’ Così, rispetto alla richiesta di dimissioni dell’assessore Falchetti Ballerani, ne consegue che «non è importante se prima o dopo. Quello che è importante è il rispetto del mandato dell’assemblea dei lavoratori. E l’assemblea, all’unanimità, ha detto che i lavoratori vogliono essere valutati e vedersi riconosciuto quello che loro spetta. Ma ha anche detto che niente è stato fatto per cercare di mettere in condizione il personale di lavorare al meglio e per questo i lavoratori, all’unanimità, ne hanno chiesto le dimissioni. E’ stato anche deciso – aggiunge l’Usb – di tenere a settembre un’ulteriore assemblea generale con la stampa locale, per evidenziare criticità, sprechi e carenze nei servizi ai cittadini. Noi – conclude il sindacato – a questa votazione abbiamo partecipato. Per noi il mandato dell’assemblea resta vincolante e chiediamo, al più presto, una riunione della Rsu per fare chiarezza».

Il sindaco Nella giornata di venerdì il sindaco Di Girolamo e l’assessore Ballerani sono intervenuti con una nota sul sito web dell’ente: «Riesce difficile capire – afferma il primo cittadino – come si possa accusare questa amministrazione di tenere, nelle vicende del personale, una posizione autoritaria nel momento in cui tutti i percorsi che si sono messi in atto, dalla proposta di revisione della macrostruttura a quella delle posizioni organizzative, alla attuazione reale dei piani di miglioramento proposti dal personale stesso sono stati ampiamente partecipati con le organizzazioni sindacali. Ed anche l’orientamento espresso dall’amministrazione sulla inopportunità della erogazione di una prima parte anticipata del premio di produttività – prosegue Di Girolamo – risponde a una definita norma di legge ed alle indicazioni venute dall’Aran e serve ad evitare errori quali quello avvenuto nella passata legislatura nel comune di Roma. Infine per quanto riguarda l’assessore Falchetti Ballerani, sta portando avanti con competenza e dedizione le linee strategiche definite dal Sindaco e dalla Giunta ed ha la mia piena fiducia».

L’assessore «Quello che alcune sigle sindacali hanno cercato di fare nelle ultime ore – dichiara l’assessore al personale Cristhia Falchetti Ballerani – non corrisponde alla realtà e soprattutto non tiene conto del fatto che la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali lavora per dare un contributo reale alla crescita della città, nella consapevolezza che la crisi in atto va fronteggiata anche con il miglioramento dei servizi pubblici e in generale della pubblica amministrazione. Oggi – aggiunge l’assessore – emerge con chiarezza che c’è un dibattito articolato e variegato all’interno delle organizzazione sindacali e che sia tra i lavoratori che nel sindacato c’è la consapevolezza che non si possono difendere piccole aree di privilegio, magari laddove c’è una concentrazione di iscritti di alcune sigle sindacali, ma che occorre mettere le risorse a disposizione di tutti quei dipendenti comunali che vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso un percorso meritocratico. L’esatto contrario di chi si ostina a pretendere la produttività data a pioggia, addirittura come acconto di prestazioni lavorative che devono essere valutate nel corso dell’intero anno e soprattutto erogate alla fine dell’anno. Su questo la giurisprudenza è univoca».

Il ‘precedente’ «Noi – dice l’assessore – vogliamo evitare quanto accaduto al Comune di Roma dove la produttività erogata in maniera indiscriminata è stata oggetto di sanzione. ‘Tutto a tutti’ non premia i tanti dipendenti comunali che lavorano con dedizione, che danno un apporto significativo ai percorsi di efficientamento della macchina comunale. In questi mesi l’assessorato alle risorse umane, supportato dall’intera giunta e dal Sindaco, ha lavorato in questa direzione andando a ridisegnare il nuovo modello organizzativo, le nuove regole per l’assegnazione delle posizioni organizzative, ad erogare in maniera corretta gli incentivi contrattuali o ad impiegare in modo confacente al codice della strada le risorse provenienti da sanzioni e multe stradali. Non credo sia un caso – spiega Cristhia Falchetti Ballerani – che alcuni osservatori esterni abbiano parlato di svolta, di reale volontà di questa amministrazione di valorizzare le professionalità esistenti, di migliorare l’azione amministrativa, di accrescere i servizi richiesti dalla città, ad iniziare da quelli incentrati sulla sicurezza urbana e stradale».

«Disponibile al confronto» L’assessore Falchetti Ballerani si dice «pronta e disponibile al confronto, come sempre fatto in questi mesi in un dialogo continuo con tutte le organizzazioni sindacali e con tutti i dipendenti comunali che hanno voluto proporre, evidenziare problematiche, avanzare richieste. Le strumentalizzazioni messe in atto da chi non vuole introdurre elementi di novità, trovando in questo modo sintonia con le cristallizzazioni presenti, sono il tentativo di alimentare polemiche sterili che non servono ai dipendenti comunali che sono impegnati su un fronte difficile, complesso e che vivono problematiche reali, come quella del blocco dei salari. Mi auguro che ognuno di noi abbandoni piccole e grandi posizioni di rendita e che si impegni in un confronto costruttivo».

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