Inceneritore Acea Terni, la società chiede lo stop al Tar sul ricorso per i rifiuti

L’udienza pubblica è fissata per il 4 ottobre: input della multiutility per lo stop in attesa del piano regionale dei rifiuti

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di S.F.

Un’istanza di cancellazione della causa dal ruolo. Tecnicamente si scrive così. In parole ‘povere’ è una richiesta di rinvio o comunque di mettere in ‘standby’ la questione: a presentarla nei giorni scorsi al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria è stata Acea Ambiente Srl per mano dell’avvocato Cristiano Pasquale. Riguarda il noto contenzioso giudiziario con la Regione e il Comune di Terni per l’estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico nell’inceneritore di via Ratini. Tutto nato a causa del giudizio non favorevole di compatibilità ambientale firmato un anno fa dai tecnici di palazzo Donini.

ESTENSIONE RIFIUTI, LA REGIONE DICE NO ALLA RICHIESTA ACEA
I
N ARRIVO IL NUOVO PIANO RIFIUTI IN UMBRIA

L’area del termovalorizzatore (foto Acea Ambiente)

Richiesta di rinvio

Da quanto si apprende, in sintesi, Acea non ha così fretta di avere un giudizio sul ricorso presentato. Motivo? Il tanto atteso piano regionale dei rifiuti, già preadottato dall’esecutivo Tesei e che, salvo sorprese, a breve vedrà il definitivo semaforo verde dopo il confronto con i soggetti interessati. Un documento che può cambiare le carte in tavola e far desistere la multiutility romana, in questi mesi già impegnata a Terni per la maxi operazione industriale con Asm. Da ricordare che il caos giudiziario – si è arrivati anche al Consiglio di Stato per chiedere l’anticipazione dei tempi per la discussione nel merito – si è sviluppato dal 29 settembre 2021, quando la giunta regionale dispose «il non superamento del dissenso, espresso dai Comuni di Terni e Narni, dall’Usl Umbria 2 nonché dalla Provincia di Perugia sul progetto di estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico». Sono costituiti in giudizio il Comune – difeso dagli avvocati Paolo Gennari e Francesco Silvi – e la Regione, con in campo il legale Luciano Ricci. Resta il punto interrogativo sul prosieguo del ricorso: il Tar ha facoltà di decidere di andare avanti comunque nonostante l’input di Acea. Vedremo.

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