Terni: la investe con la bici e poi se ne va con una scusa. «Amarezza, doveroso denunciare»

La storia accaduta alla signora Carla, 58 anni, sabato in via Battisti

Condividi questo articolo su

«Ammetto tutto, lo spavento, la concitazione. Ma non ci si comporta così. Al signore che mi ha investita voglio dire che sto bene, certo stavo meglio prima, ma non ho nulla di grave. E vorrei dirgli che dovrebbe assumersi le sue giuste responsabilità. Nessuna morale: è il dovere civile e umano di ciascuno di noi». La signora Carla ha 58 anni, è di Terni, e sabato pomeriggio – intorno alle ore 18 – è stata investita in via Cesare Battisti, all’altezza di largo Don Minzoni, mentre stava attraversando la strada a piedi. A travolgerla è stato un uomo («avrà fra i 40 e i 50 anni, indossava un cappello e occhiali da vista») in sella ad una bicicletta elettrica. Che l’ha centrata in pieno: «Proprio non mi ha vista – racconta – io sono finita a terra, dolorante, e lui all’inizio si è sincerato delle mie condizioni, mi ha aiutata rimettermi in piedi, è andato a prendere una bottiglietta d’acqua». Poi, però, il ‘fattaccio’: «Mentre eravamo lì, una passante fra coloro che mi hanno soccorsa, mi ha detto che questo signore si era allontanato dicendole che andava a prendere la figlia in piazza Tacito, ma poi sarebbe tornato. Nulla di tutto ciò. Si è dileguato e basta». Carla è stata poi soccorsa dal 118, trasportata in ospedale («ho riportato una forte contusione alla spalla, per fortuna non ho nulla di rotto») e quindi è stata raggiunta e sentita al pronto soccorso dagli agenti della polizia Locale di Terni. Martedì, quando ha potuto e sempre più amareggiata per l’accaduto («mi sento presa in giro») ha sporto formale denuncia. «Spero che questa persona si faccia avanti o che qualcuno fornisca informazioni utili. Le telecamere presenti in quel punto – dice – non sono ad alta risoluzione e sembra che non offrano elementi per risalire alla sua identità. Ma al di là delle indagini, credo che questa storia vada resa nota perché ciascuno deve essere corretto verso gli altri, è sempre la strada giusta da seguire. Non l’eccezionalità, ma la normalità. A differenza di quanto accaduto a me».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli