Terni, la Procura: «Indagare su Paglia»

L’ex vescovo tirato in ballo per la vicenda del castello di San Girolamo di Narni

Condividi questo articolo su

di Marco Torricelli

Il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha formalmente concluso le indagini preliminari relative alla compravendita del castello narnese di San Girolamo, vicenda giudiziaria che nel luglio del 2013 aveva portato in carcere tre persone – Luca Galletti (ex direttore dell’ufficio tecnico della diocesi di Terni), Paolo Zappelli (economo della diocesi) e Antonio Zitti (dirigente dell’ufficio urbanistica del comune di Narni) – accusate, al tempo insieme ad altre nove, di aver dato vita ad un’associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla truffa.

Colpi di scena Rispetto all’ordinanza di custodia cautelare emessa poco meno di due anni fa, in fase di indagine la procura ha in parte rivisto il ‘parterre’ degli indagati. Escono di scena l’attuale sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e tre ex assessori: Simona Bozza, Lorella Sepi e Roberta Isidori. Di contro emergono nomi eccellenti: due alti prelati come l’ex vescovo di Terni-Narni-Amelia Vincenzo Paglia – attuale presidente del Pontificio consiglio per la famiglia – e il vicario episcopale della diocesi Francesco De Santis, oltre al presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, Giampaolo Cianchetta.

Le difese Ora gli indagati, a seguito della notifica dell’avviso di conclusione indagini, avranno venti giorni di tempo per presentare memorie, produrre e depositare documenti relativi ad indagini difensive e presentarsi in procura per rilasciare dichiarazioni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli