Terni, l’Ast ‘fuma’: allarme ambiente

L’azienda parla di un problema tecnico risolto in fretta, ma in città la paura e le polemiche non si placano

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di M.T.

L’allarme è partito – oggi è così – sui social: le foto di quella nuvola marrone che nel pomeriggio di sabato si è sollevata sopra all’Ast hanno fatto il giro della rete. E i commenti – ovviamente più dei likes – si sono sprecati.

Gran brutto effetto visivo

Gran brutto effetto visivo

La nube Il colore marrone e la evidente densità della nuvola hanno subito fatto pensare ad un malfunzionamento degli impianti di aspirazione dei fumi nella zona dell’acciaieria, quella dove si trovano i forni di fusione e il ‘tam tam’ è partito: «Quello sembrerebbe un mancato funzionamento dell’impianto di aspirazione durante una colata. Immagina come può essere dentro. È un incidente considerato grave (almeno fino a qualche tempo fa)», è un commento. Mentre secondo un altro «qualcosa deve essere andato storto. Da quelle parti ci lavoro e non è di certo un fenomeno da attribuire alla colata. Comunque non vi immaginate quanta immondizia(inclusi i metalli pesanti, dannosissimi) da lì si propaga nell aria con grave nocumento per chi quotidianamente la inala». E un terzo commento recita così: «La salute di tutti va sacrificata per il lavoro di alcuni. Questo è sempre stato il prezzo dell’industria che paghiamo noi e pagano in tantissime altre parti del mondo. Un gran bel ricatto».

Il video Il consigliere comunale del M5S, Thomas De Luca, ha filmato la scena e poi ha commentato: «Questa è l’immagine di come sia la negligenza e il menefreghismo a causare la disastrosa situazione ambientale di questa città. L’acciaio pulito si può fare ma c’è chi in nome del profitto calpesta ogni principio. La fuoriuscita di nubi incontrollate, il famoso fenomeno dello sloping, polveri e sostanze che escono in sovrabbondanza dai camini. Questo fenomeno non deve avere luogo. Ecco perché vogliamo sapere subito quale sia la quantità di cromo esavalente nell’aria di Terni e pretendiamo che Arpa dia luogo a queste necessarie analisi supplementari».

IL VIDEO REALIZZATO DA THOMAS DE LUCA

L’Ast La spiegazione di Ast – arrivata ovviamente in modo ‘informale’ – parla di un «malfunzionamento di una scheda elettronica nel sistema che comanda il complesso meccanismo di aspirazione dei fumi, ma non nella zona dei forni di fusione, bensì in un’altra parte dello stabilimento. Il fumo ha saturato il reparto – ma nessun lavoratore ha subìto delle conseguenze – e poi è filtrato attravrso il tetto. Il tecnici hanno riparato il guasto nel più breve tempo possibile e la situazione è tornata alla normalità».

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