Terni, lite sul farmaco: chiamano la Finanza

Diatriba mercoledì in una farmacia comunale per una confezione di eparina per un’anziana: la ricetta c’era ma sono stati chiesti 70 euro

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di A.T.

Un farmaco mutuabile improvvisamente a pagamento. Uno spiacevole fatto quello vissuto nella giornata di mercoledì da una famiglia ternana che si è trovata ad aver bisogno di un medicinale urgente (e in teoria gratuito) andando incontro, però, ad un pagamento di 70 euro: «Mia nonna ieri ha fatto una visita specialistica e le è stata diagnosticata una tromboflebite – racconta la nipote Martina -, il medico le ha imposto di stare a letto immobile per una settimana e di fare iniezioni ad alto dosaggio di eparina (Clexan 6000)».

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La diatriba

Il padre della ragazza, così, si è recato presso la guardia medica per farsi prescrivere la ricetta del farmaco dopodiché è andato in una delle farmacie comunali della città per ritirarlo: «Quando si è trovato lì, gli è stato detto che con la ricetta il farmaco non era più disponibile, lo sarebbe stato solo a pagamento. Settanta euro appunto» continua Martina, che dopo aver fatto pubblicare da una sua amica un post su Facebook raccontando la vicenda, ha raccolto diverse voci di persone che affermavano di aver sempre acquistato il farmaco senza dover pagare, perché passato dalla mutua. «La farmacia si è giustificata dicendo che la vendita del Clexan è gestita da un loro particolare protocollo interno. Abbiamo chiamato la Finanza la quale ha risposto che avrebbe indagato». Capendo che l’episodio sarebbe andato per le lunghe e soprattutto che la famiglia non avrebbe rinunciato a far luce sulla vicenda, la farmacia ha consegnato il farmaco con la normale prassi di vendita e la Finanza non è più intervenuta.

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