La chiesa di San Paolo Apostolo si è riempita un’altra volta di gente, dolore e lacrime. A meno di 24 ore dell’addio a Laura Anasetti, la neo mamma morta a poche ore dal parto, venerdì mattina la parrocchia di Cesure ha ospitato anche l’ultimo saluto ad un altro ternano scomparso troppo presto, Massimiliano Raggi, il 24enne vittima di un incidente in auto avvenuto, nella notte tra sabato e domenica, lungo il raccordo Terni-Orte. Il giovane era un volontario della Guardia Nazionale Ambientale: i volontari dell’ente – il padre, Alberto, ne è il presidente – hanno atteso la salma, e poi l’hanno scortata all’uscita, in picchetto d’onore.
Tragico schianto sul Rato: Terni piange il 24enne Massimiliano
«Ora è un falco che vola alto»
È toccato nuovamente al parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, Marco Castellani, trovare le parole per spiegare una tragedia così grande e cercare di dare un conforto soprattutto ai genitori di Massimiliano, Alberto e Giacinta, così come ai tanti giovani accorsi per le esequie. «È stato un grande testimone – le sue parole nell’omelia – di come spendere le proprie giornate. Il padre mi ha detto ‘forse Massimiliano avrebbe potuto vivere ancora tante esperienze?’. Io gli ho risposto che ha raggiunto già la sua realizzazione. Ha guardato a 360 gradi la vita. È stato capace di guardare non solo gli affetti familiari, capace di ascoltare e sorridere anche nei momenti difficili. E fino all’ultimo non è stato solo. Ora è un falco – ha detto ancora don Marco facendo riferimento al simbolo della Guardia nazionale ambientale – che vola alto e guarda anche le cose piccole».
L’ULTIMO SALUTO A MASSIMILIANO RAGGI
Il dolore del papà: «Orgoglioso di lui»
Tante le testimonianze e i ricordi lasciati alla fine della messa dall’altare da chi conosceva Massimiliano, tra familiari, volontari della Gna e amici. Le parole più toccanti quelle del padre del 24enne, Alberto. «Voglio ricordare Massimiliano al massimo possibile – ha esordito -. Per questo da ieri è capo dirigente generale nazionale della Guardia nazionale ambientale, ringrazio tutti colleghi e tutte le delegazioni che sono qui e lo hanno permesso. Sono orgoglioso di quello che mio figlio ha fatto, ha garantito i buoni spesa a chi ne aveva bisogno, è stato il primo a venire con me suoi luoghi del terremoto. È stato un grande e quell’incarico se lo è meritato. Si è donato. lo lo avevo sempre vicino, era, ed è, un ciclone di gioia, di positività, forza e bellezza. Ha sostenuto sempre tutti». Raggi ha poi voluto sull’altare con lui, per ringraziarli, Valerio, Silvia, Elisa e Lorenzo, i quattro giovani che domenica notte, dopo l’incidente, hanno fatto scudo per proteggere il corpo (Valerio in primis) di Massimiliano, riverso sulla carreggiata, dalle macchie mentre aspettavano i soccorsi. Un momento, questo, davvero profondo e toccante: «Non siamo angeli, ma quattro ragazzi che avrebbero voluto salvare Massy. Purtroppo non ci siamo riusciti. Impareremo a conoscerti e ad amarti attraverso i ricordi di chi ha avuto l’onore di farlo», il loro pensiero.
«Un ragazzo generoso e altruista»
La generosità di Massimiliano e il suo impegno tra chi ne aveva più bisogno, ma anche in opere a servizio della collettività come l’attività nel centro vaccinale di Terni, sono stati ricordati da altri volontari della Guardia nazionale ambientale. «Massimiliano era una persona, buona gentile ed educata – ha detto una di loro -, un ciclone di idee, azione e sentimenti. Lo ringrazieremo sempre». «Ora da lassù metti una mano sulla testa di mamma e l’altra su quella di papà e guidali» ha detto un’altra volontaria. «Non ti dimenticheremo» la promessa fatta ancora da un amico di Massimiliano tra le lacrime. La commozione ha bagnato anche l’uscita del feretro dalla chiesa, tra gli applausi e dei palloncini bianchi fatti volare in cielo. Lassù, adesso, li aspetta un falco.