di S.F.
Cosa è previsto
«L’area destinazione F43 (parco archeologico) nel Prg vigente è di 21.055 metri quadrati. Viene trasformata in parte a G3 (parcheggio) per 831 mq, Gv (verde pubblico) per 272 mq, Gv1 (verde spartitraffico) per 88 mq e in viabilità per 1.659 mq». Con passaggio post trasformazione urbanistica a 18.205 per la F43: è uno dei passaggi contenuti nel lungo rapporto ambientale preliminare per la verifica di assoggettabilità a Vas, la Valutazione ambientale strategica, legata alla variante parziale al Prg parte operativa e al Paip in zona Maratta – via Marcangeli, Terni – su richiesta della Mare Blu S.p.A.: da anni la società abruzzese ha intenzione di sviluppare qui il nuovo Globo con un intervento complessivo stimato di 24 milioni di euro. L’atto era stato programmato per il passaggio in giunta lo scorso agosto, poi lo stop ed il confronto negli ultimi giorni nell’esecutivo Latini. Tutto pronto per l’adozione. Giovedì subito il rinvio in I commissione.
LUGLIO 2021, RIPARTE LA PROCEDURA
L’INPUT DELLA SOPRINTENDENZA
La sintesi
A cosa serve la variante
In sostanza la Mare Blu S.p.A. – la richiesta di variante della famiglia Di Nicola è del 2 agosto 2019, post scissione parziale dalla Cosmo S.p.A. – vuol sviluppare in via Marcangeli il nuovo polo legato al Globo. La trasformazione urbanistica prevede in estrema sintesi tre passaggi: la rivisitazione della viabilità (sarà realizzata un’ulteriore rotatoria rispetto a quelle esistenti in zona con l’obiettivo di svincolare la zona Paip che recepisce in via parziale le opere pubbliche di collegamento Gabelletta-Maratta), la trasformazione delle fasce di verde pubblico che delimitano e dividono le due porzioni del lotto in questione ed il completamento della viabilità di servizio, con tanto di spostamento del parcheggio pubblico da est ad ovest (riguarda anche la zona archeologica). Parlando di metrature e spazi, con la modifica in via di approvazione si registra un aumento di 6.826 metri quadrati per la zona infrastrutture tecniche per l’industria e l’artigianato (da 30.811 a 37.657); i parcheggi scendono da 1.259 a 832 mq, quindi spazi pubblici attrezzato a parco da 9.035 a 4.706, verde spartitraffico da da 6.641 a 4.397 e viabilità da 4.283 a 4.230. Da ricordare che per l’area Paip in questione è già approvato per il posizionamento di grandi o medie strutture di vendita. La procedura è in mano all’architetto Cinzia Mattoli.
IL RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE COMPLETO – LEGGI
NEL 2017 ENTRA IN AZIONE LA COSMO
Terni, nuovo Globo su maxi area produttiva: adozione variante Prg
Il progetto
Cosa avverrà in concreto. Il parco
Come già noto da tempo – parlando in concreto di ciò che avverrà al netto delle complesse questioni tecniche e normative, l’urbanistica è materia quantomeno insidiosa – in via Marcangeli saranno sviluppati due edifici gemelli con destinazione commerciale e direzionale da 6.080 e 7.040 metri quadrati con superficie di vendita combinata di oltre 10.000 mq. Più il già citato adeguamento alla viabilità e lo sviluppo di un ulteriore spazio da 1.000 mq da cedere a titolo gratuito all’amministrazione comunale. Tutto ciò per un investimento privato di circa 24 milioni di euro (quasi la metà per la superficie commerciale, oltre 9 milioni per l’autorimessa) e la promessa di un incremento occupazionale di ottanta unità per le attività di vendita. «L’intervento previsto interagisce con l’ambito perimetrato per una parte della viabilità da realizzare ed una striscia di parcheggi. Non sono previste opere in elevazioni o costruzioni, ma solo interventi al suolo facilmente rimovibili qualora ulteriori approfondimenti archeologici ne indichino la necessità», la specifica in merito alla riduzione dell’area a destinazione parco archeologico. «La realizzazione del completamento della viabilità, così come previsto nella variante urbanistica, lambisce solo marginalmente il limite del parco archeologico e si sviluppa a debita distanza dall’area di scavo». L’ok della conferenza di servizi comunale è già arrivato la scorsa estate.
GENNAIO 2020, IL GIUDIZIO DELL’EX SOPRINTENDENTE MERCALLI
Il confronto di giovedì mattina
La commissione rinvia
Giovedì mattina doveva esserci il semaforo verde in I commissione. Niente da fare perché su input del consigliere Braghiroli (FdI) c’è stato il rinvio: la richiesta – da più parti, in particolar modo Pococacio del M5S – è di avere tutti gli atti per un ulteriori approfondimento. Mancavano infatti tutti i pareri della conferenza di servizi e la convenzione Paip originaria del 2011 con Edilstart. «Sostanzialmente – le parole dell’assessore all’urbanistica Federico Cini – si innesta su tutto un percorso già effettivo che prevede il leggero cambiamento di alcuni aspetti della viabilità e della localizzazione». Duro il consigliere Rossi di Terni Civica: «Nella proposta di delibera del 2 febbraio 2021 c’erano prescrizioni importanti per l’aspetto archeologico e non le ritrovo. Il parcheggio spostato sul lato ovest ricade in una zona a vincolo archeologico: permettiamo di costruire la nuova viabilità in quella zona ed è inaccettabile. Siamo fuori dal mondo», l’attacco in merito. La Pococacio ha ricordato «la contrarietà dell’ex consigliere Melasecche negli anni passati, chiedeva che rientrasse nella disponibilità del Comune l’area. Fa sorridere che ora ciò accada con il suo partito. E quali sono le ragioni che giustificano l’urgenza? Inoltre si basa su studi vecchi di dieci anni. A livello politico dico che si continuano ad aprire strutture commerciali senza renderci conto della capacità di spesa dei ternani, poi lasciamo i capannoni vuoti. Tutto ciò non porta turismo». Si va avanti per le lunghe. Presente anche il dirigente Claudio Bedini.
