
di S.F.
Da un lato c’è il pressing di Gemos per mettersi a tavolo e firmare il contratto, dall’altro c’è un iter da completare per definire una volta per tutte la questione. E proprio in tal senso giovedì a palazzo Spada è stato firmato un nuovo atto dirigenziale propedeutico: c’è la presa d’atto dell’affidamento – quinquennale, rinnovabile per un biennio alla società cooperativa di Faenza – del servizio di refezione scolastica all’azienda guidata da Mirella Paglierani. Vale a dire che c’è il via libera per la stipula del contratto dopo aver stabilito l’efficacia dell’aggiudicazione. Firma attesa a stretto giro, come chiarisce la dirigente servizi educativi e scolastici.
LA SENTENZA DEL TAR DELL’UMBRIA A FAVORE DI COMUNE E GEMOS
La presa d’atto Di fatto nessuna novità sostanziale nella determina di tre pagine firmata da Vincenza Farinelli. Viene ripercorso l’iter – affidamento provvisorio ad agosto e definitivo a settembre – con tutte le varie cifre dell’appalto: importo per il quinquennio di 15 milioni e 101 mila euro, 20 milioni e 491 mila euro con l’estensione fino al 2024. L’effettivo ammontare – specifica il Comune – a carico dell’amministrazione è tuttavia di 7 milioni e 500 mila euro (per i sette anni): sono detratte infatti le entrare delle rette incassate direttamente dal concessionario. Nulla di nuovo sotto al sole dunque. Manca tuttavia l’azione principale: prendere la penna e firmare il contratto, ciò che la società di Faenza ha richiesto appena informata del fatto che il Tar dell’Umbria aveva ‘bocciato’ il ricorso della società piemontese.

La sentenza e il prosieguo Il servizio sta già andando avanti – anche perché è essenziale e non può essere bloccato con l’anno scolastico in corso – da tempo e Gemos, una volta stipulato il contratto, dovrà mettersi in moto per costruire il capannone in via Mario Corriere come ricordato dall’avvocato della società romagnola, Alberto Mischi. Come detto, da Faenza l’invito’ a mettere nero su bianco non è tardato ad arrivare e ora spetta al Comune chiudere la faccenda: «L’atto odierno – chiarisce la Farinelli – è inserito nel contesto di percorso di assegnazione della gara, è dovuto. Non è legato in alcun modo alla sentenza del Tar».
IL ‘CASO’ CAPANNONE IN VIA CORRIERI
Firma in arrivo La partita è in via di definizione in linea di massima. Non in maniera celere magari, visto che l’atto di aggiudicazione risale all’estate, ma salvo sorprese a stretto giro ci sarà la firma: «È attesa – il conciso pronostico della dirigente – a breve, stiamo definendo alcune documentazioni che deve approntare la direzioni contratti e poi provvederemo. Non attendiamo l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato di Eutourist». Niente tempistiche – si punta a febbraio – però, visto il periodo meglio non rischiare.