Terni, mense a scuola: «Tutto a norma»

Passaggio da All Foods a Gemos, ‘taglio’ delle ore lavorative e dubbi. L’assessore De Angelis: «Notevole soddisfazione per il servizio. Ora non ci sono mansioni extra»

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di S.F.

Mirella Paglierani, presidente CdA Gemos

Tutto liscio e a norma. Questo in sostanza il ‘giudizio’ di Tiziana De Angelis e del suo staff di lavoro sull’avvio del nuovo corso della refezione scolastica, passato – di recente c’è stato il via libero al servizio da parte del Tar Umbria, riunitosi in camera di consiglio in merito al ricorso presentato dalla Eutourist New S.r.l., Giuliano Gilocchi è il presidente del CdA – dalla All Foods alla società cooperativa Gemos di Faenza. «L’applicazione di contratti a 15 ore risulta una previsione nell’ambito dell’organizzazione del servizio, che sarà stata ampiamente valutata in seno alle trattative sindacali». Sì, perché a scatenare il mal di pancia era stato il ‘taglio’ delle ore di lavoro rispetto al precedente appalto.

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Contratto e sindacati L’assessore alla scuola si è presentata a palazzo Spada per rispondere all’interrogazione avanzata dai consiglieri Valdimiro Orsini, Valeria Masiello, Sandro Piccinini (Pd) e Sandro Piermatti (gruppo misto): focus sul cambio d’ore per il personale rispetto al contratto con All Foods: «La verifica – le parole della De Angelis – del passaggio dí personale delle ditte interessate dal precedente appalto, ai sensi e per gli effetti della clausola sociale inserita in modo ampio nel capitolato speciale e prevista comunque dai contratti collettivi di settore, ricade nei diritti e nei poteri in capo alle organizzazioni sindacali, che si sono fatte garanti della miglior applicazione possibile della clausola sociale».

L’assemblea del personale del 9 settembre

STIPENDI E ORE RIDOTTE, SINDACATI IN CAMPO

Le mansioni e la riduzione Nel suo intervento la De Angelis ha specificato che «laddove si siano verificate riduzioni di orario di lavoro tra precedente contratto e successivo, ciò può essere legato alla possibilità-opportunità prima consentita nelle precedenti gestioni di utilizzare il lavoratore per le ore eccedenti l’effettivo servizio in cucina verso mansioni differenti e residuali». Ed ecco al differenza: «Non possono – ha continuato – essere svolte ora nell’ambito dell’attuale servizio, che ovviamente è basato e specializzato sul servizio di ristorazione scolastica».

GEMOS E IL ‘TAGLIO’ DELLE ORE

Tiziana De Angelis

I rapporti Tutto nella norma dunque su questo aspetto: «Se permangono alcune difficoltà in ordine ai profili orari predeterminati nel capitolato, è evidente che il capitolato stesso prevede il rapporto numerico minimo garantito di presenza di operatori in base al numero dei pasti da produrre. Pertanto, nella fattispecie, l’applicazione – l’apice della questione – di contratti a 15 ore risulta una previsione nell’ambito dell’organizzazione del servizio, che sarà stata ampiamente valutata in seno alle trattative sindacali». Nel dettaglio la De Angelis ha chiarito che «in particolare, rispetto all’appalto precedente in cui il capitolato prevedeva la presenza del personale di cucina in base solo al richiamato rapporto numerico operatori-pasti, nel nuovo capitolato speciale dí concessione non solo si richiama il rapporto numerico di che trattasi, ma anche, ad ulteriore specificazione e a garanzia della buona qualità e presidio del servizio, un minimo di cinque per le cuoche e tre ore per gli aiuto-cuoco-ausiliari di cucina».

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Lo sforzo di Gemos e la vigilanza Passaggio – si cambia versante – anche sulle assunzioni: «Risulta all’amministrazione che il concessionario abbia assunto almeno venti unità in più, con un impegno di carattere organizzativo ed economico che non può essere non evidenziato. L’organizzazione del servizio risponde ad oggi a quanto previsto nel capitolato speciale; per quanto riguarda le modalità di ricerca del nuovo personale idoneo da integrare, risulta all’amministrazione che esso è stato individuato nelle modalità consuete previste dalla legge e dal mercato». La commissione di gara, inoltre, «risulta aver operato in modo diligente. Il tavolo di confronto con le parti sociali è stato aperto e concluso nelle sedi opportune nei tempi previsti e nelle modalità previste». Nella rispondere, la De Angelis ha anche accennato – giocoforza – al ricorso presentato al Tar. In definitiva, vista la delicatezza della questione, garantisce «massima vigilanza in ordine alla buona applicazione contrattuale».

IL CENTRO DI COTTURA IN VIA CORRIERI

Primo bilancio: «Notevole soddisfazione» Accenno alla qualità della refezione: «Risulta – ha concluso la De Angelis – per verifica diretta delle commissioni mensa regolarmente riconosciute e da segnalazioni spontanee di cittadini utenti, che il servizio di ristorazione scolastica attualmente svolto riscuote un notevole grado di soddisfazione, sia in termini di servizi che di prodotto finale. Si conferma la più alta qualità e sicurezza nei lavori assegnati e nei servizi erogati, con garanzia della massima tutela del lavoro».

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Marco Placci (foto ravennatoday.it)

Lo sviluppo e le tre stelle Gemos Chiusura rivolta all’immediato futuro del rapporto con la società di Faenza: «Il concessionario – ha terminato l’assessore – è impegnato in una costante attività di miglioramento attraverso l’implementazione di procedure innovative e attrezzature di ultima generazione a basso impatto ambientale, sempre come nelle previsioni del capitolato speciale». Intanto lunedì mattina il gruppo guidato da Mirella Paglierani ha comunicato via social – sul sito non c’è nessuna menzione del lavoro iniziato su Terni – che Gemos ha ricevuto le tre stelle da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), «il punteggio massimo assegnabile a quelle imprese italiane che si distinguono per i loro comportamenti etici in ambito aziendale. E noi oggi siamo veramente felici, perché ci hanno appena conferito questo riconoscimento. Un premio graditissimo, che conferma la coerenza dei nostri valori». Insomma, tra Terni e Emilia Romagna per ora la liaison va alla grande nonostante l’avvio ‘caldo’ tra centro di cottura e riduzione dell’orario lavorativo. In attesa dei risvolti della contesa tra la società di Orbassano e Gemos.

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