di S.F.
Riqualificazione del mercato coperto di largo Manni, chiusa positivamente la conferenza di servizi. Palazzo Spada – l’atto è del neo dirigente allo sviluppo economico Claudio Filena – ha dato il via libera con prescrizioni: nel documento spunta il semaforo verde per bar/area degustazione ed uno spazio coworking. In più c’è un altro curioso ‘appunto’ sul colore.
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I termini della conferenza di servizi erano stati sospesi per consentire alla ditta mandataria – Leonardi Federico, a capo dell’Ati – di inviare la documentazione integrativa per il progetto esecutivo. Negli ultimi giorni sono arrivati tutti i pareri delle direzioni comunali coinvolte, a partire dalle attività finanziarie: «L’impianto finanziario e di conto economico evidenzia un equilibrio sostanziale dettato dalla componente dello sconto affitto per il recupero degli interventi iniziali e dalle quote associative che andranno a remunerare i costi non riconoscibili per l’operazione di regolazione contabile e dai costi annuali di gestione. Si auspica l’avverarsi del costante versamento delle quote associative al fine di mantenere l’equilibrio del Piano economico finanziario per la tutta la durata della concessione», viene specificato. C’è l’ok.
PRIMAVERA 2024, L’AGGIUDICAZIONE ALL’ATI

Via libera anche dalla direzione ambiente, energia e trasporti: «Prima dell’inizio dei lavori, unitamente alla comunicazione prevista dalla normativa edilizia, dovrà essere inviata una relazione di valutazione degli impatti acustici derivanti dall’installazione delle macchine destinate alla climatizzazione e al ricircolo dell’aria, comprovante il rispetto previsionale dei limiti di zonizzazione acustica». Più le classiche misure per minimizzare l’impatto acustico e le emissioni delle polveri. Dai lavori pubblici viene ricordata la «presenza all’esterno di alcune strutture a servizio del cantiere del Teatro Verdi, regolarmente autorizzate; per questi aspetti si suggerisce di confrontarsi con il Rup Matteo Bongarzone. Gli interventi non modificano le superfici catastali e i volumi già esistenti, e non prevedono opere in variante urbanistica». Gli aspetti più interessanti sono i prossimi.
26 LUGLIO 2023, PARTE L’ITER ORIGINARIO PER LARGO MANNI

Dalla direzione dello stesso Filena – ufficio attività produttive – viene tirato in ballo il Dpac e attività in aggiunta. Si inizia da bar e area degustazione: «Rispetto alla vocazione commerciale esistente, pur non essendo in parte ricomprese tra le destinazioni d’uso ammesse dal vigente strumento urbanistico, risultano essere compatibili ai sensi dell’articolo 23 ter comma 1 bis del Dpr 380/2001 smi e articolo 155 della L.R.1/2015; non si configura mutamento della destinazione d’uso rilevante in quanto ricompresa nella categoria funzionale di cui alla lettera c. dei medesimi articoli ‘commerciale’». Poi area coworking, lettura e polivalente: «Risultano insediabili in conformità alle previsioni del PP largo Manni».
Infine dall’ufficio arredo urbano e piano del colore c’è un appunto particolare: «Si esprime parere favorevole con prescrizioni in relazione alla proposta di colorazione delle facciate dell’edificio come previsto nel progetto. L’esatta tonalità della colorazione definita genericamente ‘giallo’ sarà stabilita in sede di sopralluogo durante l’esecuzione dei lavori sulla base di campionature effettuate direttamente sulle facciate». Chiusura positiva. Tuttavia la verifica e la validazione progettuale è in mano allo specifico gruppo di lavoro costituito lunedì. Il procedimento amministrativo è invece in mano alla funzionaria con elevata qualificazione Sandra Proietti Divi.