Il vicesindaco – nonché assessore alla cultura – Andrea Giuli sogna un bel Natale per Terni. Sul tema si era esposto – parlando in particolar modo dell’albero e del bando – in commissione consiliare e ora c’è l’atto concreto per dare il via all’organizzazione: il classico mercato a ridosso delle festività natalizie si terrà dal 7 dicembre al 6 gennaio in piazza Europa con sedici postazioni. Novità sul fronte merceologico.
IL VICESINDACO ANDREA GIULI E IL NATALE
Le strutture decorose e la merceologia
L’atto è stato approvato nella penultima seduta e, in sostanza, dà il via libera alle date e alla merceologia ammessa. Su input di Giuli l’amministrazione – come già specificato pubblicamente dal vicesindaco in più di una circostanza – ha l’obiettivo di riorganizzare la manifestazione attraverso una riqualificazione con «utilizzo di strutture decorose, funzionali e soprattutto adeguate ai canoni estetici tipici del periodo natalizio e dell’ambito urbano dove le medesime andranno collocate». Ma non solo: ci sarà una «rimodulazione delle merceologie ammesse, così da consentire la vendita di quei prodotti che effettivamente risultino caratteristici del Natale».
La critica al passato e il bando
Si passa da nove postazioni a sedici. In più la giunta mette in evidenza le scelte del passato: «Le merceologie ammesse in precedenza, nella maggior parte dei casi, poco o nulla avevano di caratteristico con il periodo di riferimento». In tal senso è stata apertura una procedura pubblica per le domande di partecipazione: la scadenza è stata spostata a venerdì 12 ottobre con possibilità di riformulare quelle già presentate sulla base dei cambiamenti voluti dall’amministrazione.
Cosa ci sarà
Nella nuova merceologia approvata figurano presepi, statue, figure sacre e profane, pappa reale, miele, cioccolato artigianale, candele artigianali, frutti e spezie in cera vegetale, polvere di cera, incensi, giocattoli e libri per bambini, fiori e piante. Confermati? Prodotti di enoteca, tipici umbri, frutta secca e dolciumi. Per quel che riguarda la qualità estetico-funzionale delle strutture la giunta si riserva la valutazione in base alle proposte degli operatori ammessi.