Terni, mille multe contestate: si tratta

I residenti del centro che hanno ricevuto i verbali si sono incontrati con l’assessore Emilio Giacchetti

Condividi questo articolo su

Incavolati neri. Una rappresentanza dei residenti di corso Vecchio e delle vie adiacenti, a cui stanno arrivando un migliaio di multe – la telecamera del varco elettronico montata in piazza Corona a giugno ha iniziato a ‘lavorare’ a metà luglio – per essere transitati in una ‘zona pedonale’ (quella dove abitano) si è presentata lunedì mattina a paazzo Spada e si è incontrata con l’assessore Emilio Giacchetti, sventolando le lettere e i ‘bolletini postali’ ricevuti.

Il 'varco' di piazza Corona

Il ‘varco’ di piazza Corona

L’incontro L’assessore ha cercato di essere – detto senza ironia – conciliante ed ha esordito dicendo che «noi stessi siamo rimasti sorpresi dal numero di sanzioni emesse e questo ci ha fatto comprendere che, probabilmente, si sarebbe potuta gestire meglio l’entrata in funzione del nuovo sistema di controllo», ma ha anche ricordato che «la normativa che identifica quell’area come ‘zona pedonale’ è in vigore dal 2005» e che per un certo periodo, «e fino al 2011, l’accesso era interdetto da una fioriera mobile (ne erano state montate diverse, in giro per la città, ma si rompevano di continuo e alla fine le hanno rottamate; ndr)». I residenti, insomma, sapevano: «Ma nessuno ci può impedire di arrivare sotto casa in auto, hanno insistito».

Il 'faccia a faccia'

Il ‘faccia a faccia’

La mediazione Tra un’alzata di voce e una recriminazione, tra una richiesta ‘per favore’ e qualche dettaglio messo sul tavolo, si è arrivati alle proposte: «Non si potrebbe fare in modo di far pagare, a chi a ricevuto più di una multa, solo la prima – hanno chiesto i residenti – così da interpretarla come quel segnale inormativo che il Comune non ha mandato?». Giacchetti, che ad un’ipotesi del genere, per la verità, aveva già pensato da solo, ha replicato così: «Se faccio una cosa del genere rischio, semplicemente, che la Corte dei conti mi chieda la ragione per la quale ho privato le casse comunali di un possibile introito. Devo quindi verificare, con i nostri esperti legali, se la cosa è fattibile».

La trattativa E così – ma i multati stanno comunque meditando di rivolgersi ad un legale, mentre anche la Confesercenti sembra intenzionata ad entrare a far parte della storia, visto che diverse contravvenzioni dovrebbero pagarle anche commercianti che hanno l’atività in quella zona – si sono lasciati con l’impegno, da parte dell’assessore Giacchetti di «verificare con precisione quali sono i nostri margini di manovra» e con la promessa di rivedersi a stretto giro magari fin da martedì, «per definire un percorso comune che ci faccia uscire tutti più tranquilli da questa storia».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli