Sembrava una domenica normale in centro, anzi più vivace del solito – ma in senso buono – per la maratona, Cioccolentino, il periodo di Carnevale e un bel sole che hanno portato tante persone a farsi un giro in tutta tranquillità. Ma proprio all’inizio del pomeriggio di questa domenica ternana, in vico San Lorenzo – a due passi da corso Vecchio e dal mercato coperto di largo Manni, pieno centro storico – è andata in scena la violenza. A raccontarla è il padre di colui che l’ha subita, um 23enne ternano.
«Mio figlio – racconta il genitore – era da poco uscito dall’abitazione della fidanzata, insieme a lei, per andare a prendere l’auto che aveva parcheggiato in zona. Stavano passando in vico San Lorenzo quando sono stati avvicinati da tre uomini sulla trentina, di carnagione scura, di colore. Che gli hanno detto di consegnare i soldi che avevano con loro».
La sorpresa di essere affrontati in quel modo ha presto lasciato il posto alla paura. Perché di fronte alla titubanza, due dei tre si sono messi a controllare se passasse qualcuno, a fare da ‘pali’. E il terzo ha estratto un coltello: «Una lama di una decina di centimetri – prosegue il genitore – che questo soggetto ha puntato sotto la gola di mio figlio. ‘Dammi la valigia, la borsa con il computer’, gli ha intimato. E lui così ha fatto».
La scelta è stata quella di non reagire e di dare ‘retta’ al rapinatore: «Ha avuto sangue freddo, ha fatto la cosa giusta, altrimenti non so come sarebbe andata a finire – spiega ancora il padre -. Poi i tre sono fuggiti ed è partito l’allarme ai carabinieri che si sono portati sul posto».
L’intervento dei militari ha fatto scattare le indagini sul grave episodio, avvenuto in pieno giorno e nel cuore di Terni. I tre sarebbero tutti sulla trentina e le loro descrizioni sono state acquisite dai militari dell’Arma nel contesto del lavoro che – si spera – potrebbe dare un nome e un volto ai protagonisti della rapina.
«Da ciò che so – conclude il genitore – in quella zona non ci sono telecamere di sicurezza: credo non si debbano attendere fatti gravi, ancora più di quello di ieri, per installarle. Episodi del genere fanno pensare che vivere qui, in centro, sia pericoloso. Perché se non si fanno scrupoli ad assalire le persone in pieno giorno, figuriamoci quando arriva il tramonto. Che ci siano in giro bande pericolose, di gente senza scrupoli, mi pare evidente. Speriamo che tutto ciò non resti impunito».
Sul tema si esprime Terni Identitaria: «Un’ennesima rapina con aggressione si è verificata nel centro di Terni, un episodio grave che purtroppo non rappresenta una novità per quella che un tempo era considerata una città sicura. Il centro di Terni, già tristemente noto anni fa per l’omicidio di David Raggi, è ormai preda di spacciatori e immigrati irregolari, che secondo le ricostruzioni, sono responsabili del 90% dei furti e delle aggressioni registrate. La situazione è diventata insostenibile per i residenti e per chi frequenta il centro città, mentre l’unico aumento di presenza visibile nelle strade è quello degli ausiliari della sosta, intenti a elevare multe. Chiediamo con urgenza al Comune e al Prefetto di intervenire concretamente per ripristinare la sicurezza, in particolare nel centro storico. Proponiamo la creazione di comitati di quartiere e di una consulta sulla sicurezza con il coinvolgimento delle associazioni già attive sul territorio, organizzando passeggiate civiche ‘armate’ solo di torce e telefoni, per monitorare le vie del centro e non lasciarle isolate. Se le istituzioni – conclude TI – non interverranno tempestivamente, saremo costretti a organizzarci autonomamente, promuovendo uscite serali per garantire la tranquillità dei residenti. Non si può pensare di attirare turismo e sviluppo se, prima di tutto, manca la sicurezza. La cittadinanza merita di vivere in un ambiente sicuro e protetto. È ora di agire, prima che la situazione degeneri ulteriormente».
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