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Sant’Agnese e gran parte delle sue vie, ma anche l’adiacente via Fratelli Rosselli: un intero quartiere di Terni messo ‘a ferro e fuoco’ nella notte fra mercoledì e giovedì. Il bilancio parla di autovetture danneggiate, prese a calci, con vetri spaccati e tergicristalli divelti. Ma anche mastelle dei rifiuti distrutte e altri danni da quantificare. Il tutto fra Sant’Agnese – via Volturno, via Moretti, via Calatafimi, via Mauri, via Andrea Costa – e le strade limitrofe ai condomini di via Fratelli Rosselli. I residenti, che hanno segnalato i fatti alle forze dell’ordine, sono semplicemente imbufaliti. Anche perché non è la prima volta che parte la conta dei danni, pubblici e privati.
La strada racconta di due ragazze piuttosto giovani che, fra le una e le due di notte, avrebbero compiuto numerosi atti vandalici sulle auto dei residenti. ‘A mano’ e con pietre che sono servite a spaccare vetri e danneggiare le carrozzerie dei veicoli. Il tutto nell’area già citata, in una scorribanda intollerabile: «È vergognoso che queste cose si ripetano ciclicamente, a spese nostre – dice una residente – creando danni e paura fra chi vorrebbe vivere normalmente. E invece, specie di notte, siamo costretti a fare i conti con gente ‘fuori di testa’ che può combinare qualsiasi cosa da un momento all’altro».
C’è anche il tema dello spaccio di droga, all’ordine del giorno: «E da tempo – dice un cittadino – perché all’ex parco Rosselli continuano, a Sant’Agnese pure. Girano certe facce che ve le raccomando». Fra le intenzioni, quella – come accaduto un anno fa su iniziativa dei residenti del vicino viale Brin – di dare vita ad un comitato che possa far sentire la propria voce anche a livello istituzionale.
Tornando ai fatti della notte ‘bollente’ di mercoledì, dopo il raid delle due giovani, altri ragazzi – almeno tre, di sesso maschile – in via Costa avrebbero iniziato a tirare calci ai contenitori dei rifiuti e non solo. Alle pattuglie della polizia di Stato intervenute sul posto a seguito di chiamata al numero di emergenza, con i protagonisti dei fatti ovviamente svaniti nel nulla, i cittadini hanno espresso tutta la propria amarezza. Che oggi esternano a noi: «Le forze del’ordine ci dicono ‘facciamo il possibile’, ed è certamente vero, ma noi non possiamo fermare queste persone da soli. La sicurezza dei cittadini e la tutela dell’incolumità dei singoli, garantite dalla Costituzione, non possono venire meno. Chi può, agisca e ci aiuti».
Pochi giorni fa, sempre a Sant’Agnese, sono stati divelti alcuni cestini dei rifiuti che i vandali di turno hanno poi gettato nell’alveo del torrente Serra e lungo la strada. I residenti, allora, li hanno recuperati e rimessi al loro posto. Ma la buona volontà non basta, «perché servono più controlli, denunce, indagini, alcune telecamere hanno immagini chiarissime di cosa accade qui. Eppure a Sant’Agnese ci vivono anche famiglie con bimbi piccoli che non meritano questo degrado. Non è possibile che si debba avere paura, che a ‘comandare’ siano soggetti che avranno visto il carcere almeno una decina di volte in vita loro».