‘Cupola’ Terni, nuova linfa e riapertura: «Un primo, grande step»

Via libera ad atleti e società, ora si lavora per far entrare pubblico e persone con disabilità. La soddisfazione dell’Interamna Basket

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«Una giornata positiva e di festa, c’è un altro contributo per l’impiantistica ternana. Ridiamo la funzionalità ad una struttura storica del territorio, anche in questo caso grazie all’aiuto esterno». Terni ha di nuovo la ‘sua’ cupola, vale a dire il palazzetto intitolato a Leo Seconi in viale Trieste: lunedì mattina in Provincia è stato fatto il punto della situazione a quasi un anno dalla consegna delle chiavi della Provincia all’Asd Interamna Basket del presidente Francesco Ciommei, aggiudicataria del bando per la gestione pluriennale. Semaforo verde per atleti e società, nel 2022 – se tutto fila liscio – si spera che possa esserci anche per il pubblico e le persone con disabilità. I lavori intanto proseguono.

PARLA FRANCESCO CIOMMEI – VIDEO

L’aiuto delle società e l’esternalizzazione

La conferenza si è svolta a palazzo Bazzani con moderazione affidata al dirigente dell’Interamna Paolo Rossi. Pian piano si cerca di rimettere in piedi l’impiantistica sportiva del territorio: «Ridiamo – ha esordito l’ingegnere Marco Serini, funzionario tecnico della Provincia – funzionalità al palazzetto e l’obiettivo, già avviato da tempo, è ripristinare gli impianti con il coinvolgimento delle società. Abbiamo scontato delle difficoltà perché è poco ‘flessibile’, è degli anni ’70 d’altronde». Presente anche l’assessore comunale allo sport Elena Proietti: «Gli enti – ha ribadito – non hanno più risorse economiche e umane per l’impiantistica. ‘Privatizzare’ è una necessità e fa piacere che le società abbiano risposto; ancora non sappiamo quante di loro sopravviveranno dopo due anni di stop immotivato. Ma oggi è una giornata di festa per una struttura dedicata ad un pilastro dello sport ternano. Anche noi proseguiamo ad esternalizzare ed a breve uscirà il bando per il pala Di Vittorio. Camposcuola? Una spada conficcata nel petto, servono risorse ingenti. Dico che è importante costruire, ma soprattutto gestire». Capienza? Da un minimo normativo di 100 ad un massimo di 200. Ma se ne parlerà in seguito perché è un iter da costruire. A palazzo Bazzani anche esponenti della Leo Basket.

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La sinergia e lo spunto di Mammarella

Non poteva mancare il delegato provinciale del Coni, Fabio Moscatelli: «La ripartenza c’è stata, seppur con tutti i problemi del caso. La pandemia ha lasciato paura di qualunque cosa e lo sport ritengo che abbia dato un contributo fondamentale. La sinergia è la grande scommessa per il futuro». Il dirigente dell’Interamna Rossi si è detto ben «felice di scommettere su questo impianto con i nostri mezzi». In Provincia anche la Ternana – protagonista del recupero dell’area del Sabotino – con il responsabile della comunicazione Lorenzo Modestino e il club manager Carlo Mammarella: «Orgogliosi di aver fatto parte della riqualificazione di questa zona. Ho voglia – il commento del rossoverde – di portare i miei figli a fare sport in un palasport. Tante volte togliamo i ragazzi dalla strada, ma poi dove li portiamo? Per me che vengo da fuori Umbria c’è la sensazione che questo sia un polo bello». Sergio Seconi ha ricordato che la storia della struttura è nata nei primi anni ’70: «Mio padre dal 1961 al 1978 ha dedicato la sua vita allo sport, ai ragazzi voleva un bene tremendo. Grazie a Provincia, Comune e Interamna».

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L’esito sperato e la funzionalità

Grande soddisfazione per Ciommei, artefice – con tutto il suo team di lavoro – della riapertura dopo anni di stop: «Finalmente ci siamo riusciti. La limitazione era prevista, con la seconda Scia ci saranno lavori per far entrare il pubblico e le persone con disabilità. Per noi – ha aggiunto – è stato un impegno gravoso per tempo ed esborso: sono orgoglioso di renderlo di nuovo fruibile, questo è l’unico palazzetto con il parquet e l’adeguamento non è stato semplice. Ci saranno nuovi canestri, tabelloni elettronici e funzionalità per la pallavolo. Per ora abbiamo rimesso a posto spogliatoi ed impianto elettrico, inoltre è stato risolto il problema legato alla pioggia. A noi piace lavorare in silenzio. Grazie a chi ci è stato vicino, al responsabile amministrativo Fabrizio Raggi, al nostro ingegnere Gianni Fabrizi e il ‘capo’ dei lavori di ristrutturazione interni, Franco Bartolocci». Rossi ha poi sottolineato che «siamo pronti ad affittare lo spazio, chi vuole usufruirne può chiedere a Provincia o Interamna».

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La capienza e il grazie di Lattanzi

A livello tecnico Serini e l’ingegnere Gianni Fabrizi hanno voluto puntualizzare un paio di aspetti: «Grazie al comando provinciale – le parole del primo – dei vigili del fuoco. La capienza? Legata alla normativa per la prevenzione incendi e la ‘rigidità’ della struttura. Sarà tra le 100 e le 200 persone, il percorso è da costruire». Per il secondo invece «la città inizia a risvegliarsi nelle varie sfaccettature e l’Interamna si impegnerà a migliorare l’impianto». Il presidente della Provincia Lattanzi è arrivato in ritardo per via di precedenti impegni: «Grazie a voi c’è questo risultato. Se non ci fosse stata la collaborazione con Ternana e Interamna molte strutture sarebbero rimaste abbandonate e inutilizzate». Primo step completato, ora inizia una nuova fase.

Serini

Sergio Seconi

Fabrizi e Rossi

Diverse persone hanno assistito alla conferenza

Ciommei

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