Parco Cardeto: nuovi affidamenti, problema variante e gestione in mano a Terni Reti

Ancora novità sul fronte Bruno Galigani: entrano in azione GeoTeca, In.Ke, PanFix e Asm. Impossibilità a procedere per la variante approvata a dicembre

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di S.F.

Star dietro a tutti i vari cambiamenti riguardanti i lavori al ‘Bruno Galigani’ di Cardeto di Terni inizia ad essere problematico. Ormai di mese in mese c’è qualche novità e febbraio non poteva fare eccezione: ci sono quattro nuovi affidamenti e problematiche per le varianti in corso d’opera approvate lo scorso dicembre relative al I lotto. Nel contempo in mattinata è scaduto l’avviso per l’indagine esplorativa di mercato per la gestione sperimentale di almeno due anni. Non c’è alcun interesse e dunque è pronto l’affidamento diretto a Terni Reti.

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Lavori in corso

L’impossibilità della variante

Breve passo indietro. Lo scorso 5 dicembre sono state approvate le proposte di variante – la cifra complessiva era di 678 mila euro – per superare le criticità riscontrate in merito alle opere di completamento della riqualificazione avviate dalla lucana Ventra Antonio. Motivo? Circostanze impreviste ed imprevedibili, con concessione di sessanta giorni in più di tempo. Ed ecco la novità messa nera su bianco dal direttore dei lavori, l’architetto Pierpaolo Longhi: «Ha rilevato oggettive difficoltà operative dell’impresa a garantire il normale svolgimento dei lavori e quindi una impossibilità a procedere alla realizzazione delle attività e lavori aggiuntivi indicati dalla variante sopra richiamata». Quindi si è stralciata la parte di lavorazioni residue dal contratto con riduzione da 33 mila euro. Tutto necessario per l’allineamento contabile nei confronti della Ventra.

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Il parco dall’alto

Gli affidamenti: GeoTeca, In.ke, Panfix Italia, Asm

L’altra novità riguarda i nuovi affidamenti. In primis all’aquilana GeoTecA – poco meno di 4 mila euro – per le prove sui materiali impiegati per la costruzione dei fabbricati e dei manufatti con indagini distruttive e di laboratorio. Spazio poi alla In.Ke scarl per oltre 24 mila euro a causa di opere su alcune componenti strutturali del PalaCardeto per il miglioramento delle risposte statiche e l’allineamento alle prestazioni di stabilità. Il terzo riguarda invece la PanFix Italia per l’adeguamento e messa a norma dei dispositivi di sicurezza ed esercizio dell’immobile sopra citato (di colore verde, più che complicato non notarla): 4.800 euro oltre Iva e partita chiusa. A chiudere il cerchio ecco Asm per la manutenzione ordinaria della rete interna di distribuzione dell’acqua potabile e l’allaccio alla rete pubblica. Per la partecipata del Comune ci sono 13 mila euro più Iva. Il quadro economico generale complessivo resta di poco superiore al milione e 360 mila euro. Una tortuosa vicenda che va avanti.

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Pronta Terni Reti per la gestione

In mattinata è scaduto il termine per ricercare altri operatori economici di mercato interessati alle prestazioni di servizio legate al parco. Risultato? Nei quindici giorni non si è presentato nessun altro oltre a Terni Reti. Ora si attende una specifica determina dirigenziale – se ne occupa il dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini – per dare il via libera a Terni Reti. Il contratto sarà valido per almeno due anni a decorrere dalla data di fine lavori della riqualificazione.

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«Ulteriori dubbi»

«Sul parco Cardeto – commenta il capogruppo Pd Francesco Filipponi – si addensano ulteriori dubbi, sono stati infatti adottati una serie di nuovi atti amministrativi, gli ennesimi che aggiungono ulteriori risorse, per ulteriori 4 affidamenti, e si palesano solo ora imprevisti aggiuntivi. Prima era stata approvata una variante a dicembre, che oggi a meno di 2 mesi sembra impossibile. Non mettiamo in discussione la relazione del direttore dei lavori; sottolineiamo che un anno fa, quando furono assegnati nuovi lotti funzionali per tentare di ultimare il cantiere, ci siamo permessi di esprime dubbi sulle procedure seguite e sull’effettiva portata dei provvedimenti adottati, avevamo ragione. Auspichiamo nell’interesse dei cittadini che il parco venga consegnato in tempi rapidi e che si chiariscano vicende non chiare».

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