Parco Rosselli, piano caratterizzazione: iter chiuso e via libera

Terni – C’è l’aggiudicazione efficace per l’umbra Ars Chimica e l’abruzzese GIAeXploring di Pretoro per definire lo stato di contaminazione delle matrici ambientali

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di S.F.

Qualcuno si ricorda come è fatto il parco Rosselli di Terni? Difficile considerando che una delle aree verdi più estese del centro cittadino è off-limits ormai da oltre cinque anni in attesa della riqualificazione e, in prima battuta, dell’avvio del piano di caratterizzazione. Step utile a definire la potenzialità contaminante del materiale antropico presente e lo stato di contaminazione delle matrici ambientali: chiusa la procedura con l’aggiudicazione efficace per svolgere il lavoro. Entrerà in azione una combo umbro-abruzzese.

IL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE NEL DETTAGLIO
SETTEMBRE 2015: «AL PARCO ROSSELLI PRESENTI METALLI»

Foto 2015

Il servizio

Il piano di caratterizzazione sarà eseguito dalla Ars Chimica di Città della Pieve e dalla GIAeXploring sas di Pretoro, in provincia di Chieti: si sono aggiudicati la procedura offrendo un ribasso del 27,45% per un importo contrattuale – Iva esclusa – di 72 mila 318 euro. Si occuperanno di effettuare sondaggi a carotaggio continuo, posa di piezometri, prove in situ, campionamenti, analisi chimiche, fisiche e microbiologiche, tutto sulla base di ciò che ha approvato la Regione nel dicembre 2019. «Abbiamo ricevuto oggi notizia dell’aggiudicazione efficace, ancora non sappiamo quando inizieremo», spiegano dall’Abruzzo. Dalla consegna avranno a disposizione 60 giorni per ultimarlo. Il quadro economico complessivo sfiora invece i 170 mila euro.

LA RELAZIONE TECNICA DEL PIANO – DOCUMENTO
PARCO ROSSELLI GHETTO DELL’EROINA

Le analisi chimiche del 2015

L’acciaieria e le scorie

Il parco si estende per 11 mila 300 metri quadrati e fu interdetto con ordinanza sindacale in seguito al crollo di alcuni alberi. Tuttavia – viene ricordato nella relazione tecnica – «a seguito di tale evento si sono effettuate diverse verifiche in sito, che hanno permesso di evidenziare la presenza di numerose alberature in assetto di equilibrio precario nonché la presenza nel primo sottosuolo di materiale antropico ascrivibile a scorie di acciaierie, rinvenuto inizialmente nelle ceppaie visibili fuori terra in conseguenza del crollo degli alberi crollati». Il primo intervento di messa in sicurezza non fu sufficiente per la riapertura «vista la presenza di un substrato di origine antropica che, per caratteristiche litotecniche, non garantiva la stabilità degli alberi e per composizione chimica, poteva rappresentare un rischio per la salute dei frequentatori del parco. L’amministrazione ha inoltre avviato un procedimento di bonifica, comunicando la situazione di potenziale contaminazione del sito». Numerosi gli ingressi ‘illeciti’ e gli atti di vandalismo nel corso degli anni.

PARCO ROSSELLI, PIANTE CON RADICI DI FERRO
DROGA, FECI E RIFIUTI AL PARCO ROSSELLI

L’ingresso

Cosa si cercherà

Viene poi specificato che considerata «l’attività che si presume sia stata svolta in sito nel passato (area di smaltimento di prodotti discarto delle limitrofe acciaierie) saranno ricercati sui campioni di terreno i composti inorganici: antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cobalto, cromo totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, rame, selenio, tallio, vanadio, zinco, diossine e furani». 

 

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