di S.F.
Un numero complessivo di 800 invii a rateizzare il proprio debito. Se ne occuperà per conto del Comune di Terni l’Ica, cui dall’ottobre 2024 è stato affidato il servizio quadriennale per la riscossione dei proventi legati alle multe per violazioni al codice della strada. Di mezzo ci sono la questione Ader e un professore di diritto tributario, l’avvocato toscano 69enne Bruno Cucchi.
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Che c’entra Cucchi – è anche professore a contratto di diritto processuale tributario all’università Niccolò Cusano – con Ica e Ader? Nell’offerta tecnica di Ica ai tempi della gara 2024 c’era anche il servizio aggiuntivo per l’analisi e la successiva valutazione dei carichi assegnati all’Agenzia delle entrate-riscossione. Con l’obiettivo di capire se proseguire o procedere con il discarico per inesigibilità. Su questo fronte sono stati diversi i fronti aperti – leggasi attacchi – dall’amministrazione Bandecchi.
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E proprio questo servizio è stato affidato a Cucchi, «già collaboratore della predetta società (Ica) e autore
per conto dell’ente di un’attività di analisi dei carichi affidati dal Comune di Terni all’Agente della riscossione». La relazione dell’avvocato è arrivata lo scorso 31 marzo. Con input: inviare ai contribuenti uno specifico modulo denominato ‘invito a rateizzare’ per recuperare ciò che è ancora esigibile. Quantomeno in teoria.
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Un modulo da inviare per posta ordinaria e senza «alcuna forma di intimazione e/o termine di pagamento, limitandosi ad invitare il contribuente a rateizzare il proprio debito», si legge nell’atto firmato dal dirigente della direzione ufficio unico delle entrate Claudio Carbone. Ci ha pensato Ica a programmare ed inviare il materiale.
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Dal Comune a questo punto è partita l’indicazione per Ica: 100 invii entro il 30 aprile, ulteriori 300 entro il 30 maggio ed infine altri 400 entro il 30 giugno. Ed ora palazzo Spada paga le spese postali da ristorare al concessionario, vale a dire 1.200 euro. Caccia aperta ai vecchi crediti.
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