Terni, il Comune cerca uscieri «riservati, corretti ed educati»

Appalto da base d’asta di 89 mila euro per la portineria: riguarda un periodo di un anno e mezzo e coinvolge anche il servizio d’accoglienza. La particolarità dei requisiti

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di S.F.

Base d’asta di poco superiore agli 89 mila euro per una durata – avvio previsto per il 1° agosto – di diciassette mesi. È ciò che prevede la gara del Comune di Terni per l’affidamento del servizio ausiliario di portineria, uscierato e controllo degli accessi di palazzo Spada attraverso una procedura negoziata con aggiudicazione all’offerta più vantaggiosa. Curiosi alcuni passaggi – scontati, ma comunque specificati – legati ai requisiti richiesti al personale. Tutto in mano al dirigente del personale Francesco Saverio Vista.

IL CAPITOLATO D’APPALTO COMPLETO (.PDF)

Il monte orario

L’appalto riguarda anche il servizio di custodia e accoglienza secondo disposizioni concordate con il Comune: il monte ore annuo minimo ipotizzato è di 3.415 ore con richiesta alla società aggiudicataria della «necessaria flessibilità con riferimento a turni e orari del personale». Si va dalle 7.30 alle 20 dal lunedì al venerdì, più sabato e domenica in caso di particolari occorrenze. Tra i numerosi ‘compiti’ elencati «verificare la corretta osservanza delle modalità di utilizzo della struttura e delle attrezzature; svolgere attività di assistenza del pubblico con particolare riguardo alle persone disabili, fornendo anche informazioni sulla struttura in cui viene prestato il servizio; sorvegliare le vie di fuga e la corretta entrata e uscita di tutto il pubblico utente; svolgere attività di sorveglianza telecamere; provvedere all’allestimento e ripristino delle sale compresa la collocazione e accensione/spegnimento di pc portatili e videoproiettori e lo spostamento di sedie e suppellettili; attivare gli impianti di fonica ed illuminazione di cui sono dotate le strutture; provvedere alla riproduzione di documenti con l’uso di macchine fotocopiatrici e custodire le chiavi consegnate dal committente».

L’educazione ed il contegno

Si dà per scontato che il personale coinvolto sappia stare al pubblico nel giusto modo. Palazzo Spada lo mette nero su bianco indicando una serie di requisiti da rispettare: l’aggiudicatario – si legge nel bando – dovrà garantire che «sia presente sul posto di lavoro negli orari stabiliti per l’inizio del servizio in accordo con l’ente; sia dotato, a spese dell’aggiudicatario, sempre di apposita divisa (estiva e invernale) e tessera di riconoscimento; sia di assoluta fiducia e provata riservatezza; tenga sempre un comportamento corretto ed educato; segnali subito al proprio referente o al committente eventuali anomalie che si rilevino durante lo svolgimento del servizio e si attenga alle indicazioni del committente». Altrimenti allontanamento. Tra le cause di risoluzione contrattuale c’è infatti il «contegno abitualmente scorretto da parte del personale della ditta aggiudicataria verso gli utenti» e il «grave danno all’immagine dell’amministrazione comunale». Tempi stretti per chiudere l’iter.

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