Terni, processo Spada: chiesti quasi 17 anni

Il pm: «Due anni e quattro mesi per Pierdonati. Due anni e due mesi per Di Girolamo e Bucari». Il Comune chiede 200 mila euro di danni

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Due anni e quattro mesi di reclusione per l’ex dirigente comunale Renato Pierdonati (oltre a 1.000 euro di multa), due anni e un mese ciascuno per l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’ex assessore comunale Stefano Bucari (ed 800 euro di multa ciascuno), un anno di reclusione per Carlo Andreucci della coop Alis (900 euro), otto mesi di reclusione per gli ex assessori Luigi Bencivenga, Roberto Fabrini e Daniela Tedeschi (250 euro ciascuno), sette mesi per gli ex assessori Francesco Andreani, Renato Bartolini, Emilio Giacchetti, Simone Guerra, Francesca Malafoglia, Marco Malatesta, Libero Paci, Sandro Piermatti e Silvano Ricci (oltre a 200 euro di multa ciascuno), sei mesi per gli ex assessori Giorgio Armillei, Cristhia Falchetti Ballerani, il funzionario Federico Nannurelli e il dirigente Luciano Sdogati (150 euro a testa, 100 per Sdogati).

Il processo e l’inchiesta

Queste le richieste formulate mercoledì pomeriggio dal pm Matthias Viggiano di fronte al tribunale di Terni, giudice Biancamaria Berta, in merito al processo ‘Spada’, legato alla prima tranche dell’omonima indagine con cui procura di Terni, polizia di Stato e Guardia di finanza avevano messo sotto la lente tutta una serie di appalti affidati dal Comune di Terni. Inchiesta che, il 2 maggio del 2017, aveva portato all’applicazione dei domiciliari nei confronti di Di Girolamo e Bucari. Al centro delle contestazioni, l’ipotesi di ‘turbata libertà degli incanti’ legata gli appalti comunali per la manutenzione del verde pubblico, per la gestione dei servizi cimiteriali e dei servizi turistici presso la Cascata delle Marmore.

Il Comune chiede i danni

In apertura di udienza, oltre al pm, ha parlato il legale di parte civile – Francesco Silvi in rappresentanza del Comune di Terni – che ha chiesto un risarcimento danni pari a 200 mila euro, di cui 100 mila euro per il danno che la vicenda avrebbe causato all’immagine dell’ente e della città. Dopo di loro è toccato alle difese, in particolare gli avvocati David Brunelli e Francesco Donzelli (per Pierdonati e Nannurelli), Attilio Biancifiori (per Di Girolamo, Bencivenga, Fabrini, Ricci, Piermatti, Malatesta, Bartolini, Giacchetti e Guerra), Gianluca Luongo e Roberto Spoldi (per Bucari). Tutti hanno ribadito l’estraneità totale dei propri assistiti rispetto alle contestazioni mosse. Nella prossima udienza del 17 settembre – a cui ne faranno seguito altre due il 1° e il 15 ottobre – toccherà ai difensori degli altri imputati, gli avvocati Massimo Proietti, Cristiano Anselmi, Enrico De Luca, Luca Petrucci, Donatella Virili e Patrizia Bececco. Poi repliche e sentenza.

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