di S.F.
«L’analisi del Piano economico-finanziario evidenzia la carenza di alcuni elementi ritenuti importanti». È una delle criticità emerse in sede di conferenza di servizi per quel che concerne il progetto del mercato coperto di Terni che, come noto, è nelle mani dell’Ati guidata dalla ditta mandataria Leonardi Federico di Narni. C’è in ogni caso la conclusione positiva con prescrizioni: le integrazioni dovranno essere contenute nel progetto esecutivo.
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L’iter è scattato formalmente il 15 luglio quando è stato presentato al Comune il progetto per la gestione in concessione del mercato coperto di largo Manni. L’avvio della conferenza di servizi è iniziato a poche ore di distanza e dalle direzioni dell’ente sono giunti diversi input. Si inizia dalle attività finanziarie (ritornando al Pef citato sopra): il primo elemento riguarda «la sezione costi di locazione e la dimostrazione di come nell’eventualità in cui vi sia la mancata corresponsione dei canoni si intenda garantire l’equilibrio e di quali siano i riflessi per l’Ente. Il secondo la sezione costi del mercato iniziale e continuativi: nel Pef non è ben descritto come i riflessi finanziari dei lavori delle aree esterne (valorizzazione dell’ambiente) ed interne (valorizzazione dell’immobile) possano impattare e quali siano i reali benefici per il Comune». C’è anche altro.
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Dalla direzione lavori pubblici invece viene puntualizzato che, per il progetto ‘di massima’, non consente «una piena ed esaustiva disamina relativamente a quanto richiesto, in quanto i lavori sono identificabili solo attraverso rendering e generiche planimetrie (in particolare è completamente priva di definizione la parte relativa agli aspetti impiantistici). Pur nei limiti sopra descritti, codesta direzione esprime un parere preliminare favorevole subordinando il parere definitivo alla valutazione degli elaborati del progetto esecutivo». Anche dallo sviluppo economico ci sono considerazioni interessanti: «Il progetto presentato, e la relativa documentazione prodotta, non contengono dettagli progettuali sufficienti per un’espressione finale in ordine alla autorizzabilità dell’intervento, per la quale si rende quindi necessaria la successiva acquisizione del progetto esecutivo. Si esprime parere interlocutorio favorevole, risultando l’intervento in linea con il regolamento». In definitiva c’è da migliorare la tutela dell’interesse pubblico. Ora si attende il progetto esecutivo. Firma il dirigente Paolo Grigioni, mentre la responsabile del procedimento è la posizione di elevata qualificazione Sandra Proietti Divi.