Il sindaco di Terni Leonardo Latini, a seguito della tragica scomparsa dei due ragazzi ternani di 16 e 15 anni, morti nel sonno nella notte fra lunedì e martedì, ha deciso di proclamare il lutto cittadino per il giorno dei funerali la cui data deve essere ancora stabilita (l’autopsia è prevista per la giornata di venerdì, ndR). Le bandiere del Comune di Terni saranno poste a mezz’asta mentre il gonfalone sarà inviato ai funerali. Sarà osservato un minuto di raccoglimento negli uffici comunali, che il sindaco invita ad estendere a tutte le attività cittadine.

«Alcol, droghe e virtualità: non possiamo ridurci così»
«Il lutto cittadino, oltre ad esprimere la vicinanza della comunità locale alle famiglie colpite da una tragedia così grande – afferma il primo cittadino -, spero serva a tutti a comprendere la gravità di queste morti assurde, a capire che ognuno di noi condivide una parte di responsabilità non solo per la tragedia accaduta, ma soprattutto rispetto a quel che si può fare per cambiare la situazione che ha contribuito a causarla. La socialità dei giovanissimi non può ridursi al livello da dover essere mediata da alcol, sostanze stupefacenti o dalla virtualità; occorre ricostruire un modello di comunità più naturale, rimettere al centro le famiglie, sostenerle – anche come istituzioni – nel caso in cui ce ne sia la necessità, creare occasioni d’incontro, confrontarsi con le esigenze e i problemi degli adolescenti e dei giovani, non lasciarli soli, ma anche far capire loro l’importanza, la necessità e la convenienza delle regole. Interverremo sul fronte della sicurezza urbana già nei prossimi giorni con provvedimenti che sono il risultato di un lavoro programmato da tempo in collaborazione con la questura. Riguardo a una maggiore presenza in città e nei quartieri del Comune, del sindaco, dell’amministrazione in senso ampio e sull’ascolto e il confronto delle diverse necessità, m’impegno personalmente e mi attiverò quanto prima». Il sindaco Latini ringrazia infine «il procuratore Alberto Liguori, il sostituto Raffaele Pesiri, i carabinieri e tutte le forze dell’ordine per l’efficace e immediata attività investigativa svolta con un’azione utile a far capire che nella città di Terni i reati, specie quelli più gravi e odiosi, non restano impuniti».