Rendiconto 2019 Terni, via libera con critiche

Martedì pomeriggio a palazzo Spada l’approvazione. La minoranza: «Bilancio incerto e non veritiero». Maggioranza: «Fate ‘terrorismo’»

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«È un bilancio incerto, critico, non veritiero e non attendibile» sponda opposizione, per lo più. «Il vostro è un atteggiamento ‘terroristico’, i numeri parlano chiaro», la risposta dalla maggioranza. Si è prolungato per oltre due ore la discussione in consiglio comunale – altrove già sono ripresi in presenza da tempo, a palazzo Spada per ora si continua con la forma telematica e tutte le problematiche del caso – a Terni sul rendiconto di bilancio 2019: l’approvazione è arrivata con venti voti favorevoli e dodici contrari dopo lunghe interlocuzioni su varie tematiche. Nel mirino ci finisce anche l’Organismo straordinario di liquidazione. Intanto c’è chi ha annunciato che mercoledì invierà materiale alla procura contabile.

IL CONSUNTIVO 2019: ‘ROSSO’ SFIORA I 3 MILIONI. CONTESA CON IL TESORIERE

Orlando Masselli

Disavanzo e risanamento: «Chiarezza e pulizia»

In apertura è stato l’assessore al bilancio Orlando Masselli a dare un quadro generale: «Il risultato è più che soddisfacente perché abbiamo iniziato il recupero del disavanzo per qualche decine di migliaia di euro in più rispetto ai -4 milioni di partenza. Un documento che fa chiarezza e pulizia: ci proietta verso una situazione migliore. Si tratta del primo, vero bilancio consuntivo dell’amministrazione Latini perché in precedenza avevamo dovuto rincorrere le scadenze». Nell’intervento sono stati ricordati i problemi con il tesoriere, il fondo generico di riserva (poco più di 100 mila euro, «segnale buono», la cassa vincolata e il preventivo da depositare a stretto giro.

TARI, ALTRI PROBLEMI

Valdimiro Orsini e Alessandro Gentiletti

I punti contestati

Molto attivi i consiglieri di opposizione, a partire da Valdimiro Orsini di UpT: «Ho chiesto già in III° commissione un elenco analitico per le economie dei mutui al 31 dicembre 2017 e non è stato trasmesso nulla. Inoltre sottolineo il problema sull’anticipazione di cassa non restituita e la mancanza delle relazioni del Collegio dei revisori sul bilancio riequilibrato». Da qui la richiesta al segretario comunale se si poteva procedere ugualmente nonostante l’assenza di alcuni documenti: Giunta – è intervenuto Francesco Maria Ferranti a questo punto – aveva già fatto sapere che non c’era problema. «Vado contro un muro di gomma», dirà in seguito l’esponente di Uniti per Terni. «Orsini non ha chiesto il parere sulla legittimità del consiglio odierno, ma sul metodo della procedura seguita», ha incalzato Alessandro Gentiletti di Senso Civico. Poco dopo sarà letta l’email di Giunta con l’esposizione sull’argomento tirato in ballo. Più l’intervento del dirigente Claudio Carbone in merito ai fatti della commissione. Chiaramente i dubbi dell’opposizione rimarranno.

Il gruppo M5S

«Superficialità»

Critiche anche dal M5S nella persona del capogruppo Federico Pasculli: «Oggi viene fuori una superficialità – sempre parlando dei documenti richiesti – che c’è e si protrae. I residui attivi sono probabilmente in eccesso e manca la riconciliazione completa con le ‘partecipate’: ciò va ad inficiare sulla veridicità del consuntivo. Questo bilancio non è votabile, ci sono troppe interpretazioni». Più di un consigliere chiederà di tornare a svolgere i lavori in presenza per non incorrere nei soliti problemi legati all’audio e alla connessione. Per ora non se ne parla. Poi è Orsini a rientrare in gioco: «Concordo con Masselli solo quando dice che è il primo vero rendiconto dell’era Latini. La gestione Osl e quella ordinaria dovrebbe essere separata, ma non lo è. C’è la questione aperta con il tesoriere. Non c’è traccia del mutuo del 2019 riguardante la delibera di accesso alla procedura semplificata Osl. Un bilancio incerto, non attendibile, poco veritiero e con un percorso di risanamento non chiaro. Da sei mesi i revisori non trasmettono atti in tal senso. E l’amministrazione mostra incapacità nel riscuotere: i risultati sono peggiori rispetto agli anni precedenti». Carica Gentiletti: «Questo rendiconto è tutto meno che certo».

Francesco Filipponi

«Condotta amministrativa lascia perplessi»

Tocca a Luca Simonetti attaccare: «Se i colleghi di minoranza affermano che la documentazione è incompleta e voi dite che sono stati presentati a regola d’arte, si apre un contenzioso tra due pareri. Così ci costringete a fare altri passi e non lo dico per spaventare nessuno: i consiglieri di maggioranza potrebbero essere messi nelle condizioni di lavorare meglio, è una condotta amministrativa che lascia perplessi. L’ente non riesce a riscuotere nonostante le cartelle ‘pazze’, si incensa in modo inappropriato e basta. Ricordate che in caso di secondo dissesto la colpa è vostra». Francesco Filipponi, capogruppo del Pd, ha sottolineato che «molte questioni non sono prese in considerazioni e vengono rispedite al mittente. Il risultato di amministrazione è negativo per 2 milioni 937 mila euro. Lo scorso anno fu quasi di -4 milioni, quindi la diminuzione è di circa 1 milione e nei prossimi due esercizi dovrà essere ripianato tutto. L’anticipo di tesoreria di oltre 12 milioni è di competenza della gestione ordinaria dell’ente e non, come sta avvenendo, dell’Osl. L’imputazione all’Organo straordinario di liquidazione rende impossibile il pagamento di quanto dovuto dal Comune ai creditori». Fiorini – gli replicherà Federico Cini della Lega – ha parlato di un’amministrazione che «definirei peggiore di quella Di Girolamo per il bilancio. Mercoledì invio tutto alla procura contabile, va fatto un approfondimento serio».

Maurizio Cecconelli

«Da voi atteggiamento ‘terroristico’»

Il primo a prendere la parola per la maggioranza è il capogruppo di FdI, Maurizio Cecconelli: «Dal punto di vista procedurale e di merito non sono sostenibili le argomentazioni esposte. Le prescrizioni sono state attuate. L’aggiornamento del risanamento da parte del Collegio? Il decreto ‘Cura Italia’ ha imposto delle sopsensioni. Viene chiesta ulteriore documentazione non prevista e il contenzioso aperto con il tesoriere sta seguendo l’iter che prevede la legge. Le osservazioni fatte non sono concrete e inoltre lo avete con il mantra di richiamare i consiglieri di maggioranza con un ‘attenti a ciò che fate’. Un atteggiamento ‘terroristico’». Quindi Federico Brizi, leader della Lega: «Continue ‘minacce’ velate – in riferimento all’opposizione – sulle responsabilità. La commissione si è riunita in più occasioni fornendo tutte le spiegazioni del caso: l’ente sta facendo un’operazione di verità sui conti del bilancio e l’organo di revisione ha detto che la documentazione è conpleta. Però noto che non fa comodo dire che il termine dei pagamenti ai fornitori è passato da 60 giorni a 28. Riscossione? Fatto vecchio, prima di muovere accuse bisogna ricordarsi cosa è successo prima». Per Lucia Dominici, capogruppo FI, è un «bilancio che parla chiaro, attraverso i numeri. I consiglieri di minoranza si sono focalizzati su aspetti procedurali».

La presidente dell’Osl del Comune di Terni, Giulia Collosi

«Nessuno vuol fare ‘terrorismo’». Osl nel mirino

Dopo le schermaglie via con le dichiarazioni di voto. «Nessun vuol fare ‘terrorismo’», evidenziamo in primis sia Gentiletti che Orsini. «Questo bilancio è molto critico e creerà problemi. Perché l’Osl non si è presentata in commissione? Non ha avuto nemmeno educazione per dirlo, ne chiederemo conto». Voto contrario per loro, così come per Pd, M5S e Terni Immagina: «Ci sono pareri divergenti tra Comune – le parole di Paolo Angeletti – e tesoreria e manca la relazione trimestrale del Collegio dei revisori. Ci sono tanti dubbi e incertezze». Filipponi nell’ultima esposizione ha puntualizzato che c’è «un sollecito sulla massa enorme di residui attivi che, in passato, hanno portato al dissesto». Nel contempo Ferranti si dimentica di dare la parola a Masselli – non interverrà più perché si è chiusa la fase di discussione – per la replica e Cini attacca Fiorini citando un post facebook dell’ex leghista: «Noto che i consiglieri di opposizione hanno per lo più parlato di forma, senza sviscerare su questioni di sostanza. Dunque non ci sono rilievi su come sono stati spesi i soldi, fa piacere». Venti favorevoli e dodici contrari, fine dei giochi. O forse no.

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