Terni, ‘restyling’ ex convento Colle dell’Oro: si affida la progettazione

Parte l’iter per il miglioramento sismico, la ristrutturazione ed il restauro: focus sul I stralcio da 1,7 milioni. Il lavoro sul progetto vale oltre 100 mila euro

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di S.F.

L’esterno dell’ex convento di Colle dell’Oro

La storia sarà lunga, d’altronde la gara per l’esecuzione dei lavori è prevista per il maggio 2024 e l’effettiva partenza per il dicembre successivo. Fatto sta che a palazzo Spada ci sono i primi ‘movimenti’ per mettere mano al miglioramento sismico, la ristrutturazione ed il restauro dell’ex convento di Colle dell’Oro: c’è l’approvazione al documento preliminare di progettazione e del metodo di affidamento per i servizi di ingegneria ed architettura per il progetto di fattibilità, definitivo ed esecutivo. Vale un importo base da 100 mila euro.

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EX CONVENTO COLLE DELL’ORO, LA PROPOSTA

L’area interessata

Cosa è previsto

A prepararlo ci ha pensato il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Nazareno Claudiani. In questa fase si parla dei lavori del I stralcio da 1,7 milioni di euro: la maggior parte – 1,1 milioni – arrivano da fondi assegnati dal commissario straordinario alla ricostruzione del sisma 2016, i restanti 600 mila da due mutui comunali attivabili nel biennio 2024/2025. La cifra complessiva stimata per il recupero è invece di 6,5 milioni di euro e nasce dagli ulteriori danneggiamenti causati dal terremoto di sette anni fa. Il II stralcio riguarderà la ristrutturazione delle aree più compromesse con riferimento al restyling delle componenti artistiche e storiche, riprogettazione naturalistica degli spazi esterni e ultimazione degli interventi strutturali.

OTTOBRE 2021, DUE FERITI ALL’EX CONVENTO

L’ex convento di Colle dell’Oro

Tre preventivi

L’affidamento della progettazione avverrà dopo aver acquisito tre preventivi da società specializzate. L’ex convento – in passato ne ha parlato spesso il consigliere Michele Rossi – ha una superficie utile di 4.000 metri quadrati e al 2016 aveva come destinazione d’uso una casa di riposo. C’è una certezza, i problemi e le criticità non mancano: «Carenze di resistenza dei maschi murari nel piano e fuori del piano, irregolarità geometriche di configurazione, presenza di ampie aperture nei muri portanti, nicchie e vecchie aperture non tamponate o mal tamponate, problemi di portanza del terreno, danneggiamenti diffusi della copertura e dei setti orizzontali,degrado dei giardini esterni e del chiostro per la presenza di piante infestanti e ramaglie da bonificare», viene specificato. Il ruolo dell’edificio «impone comunque la‘ mission’ di difendere l’integrità dei luoghi, con il significato irrinunciabile di salvare la memoria collettiva. Recuperarlo e reintegrarne la funzione sociale rappresenta una chance importante per poter innescare nuovi possibili fattori di sviluppo per il territorio e generare ricadute positive sul patrimonio immateriale della città storica». Vicenda complicata. L’importo dei servizi di progettazione soggetto a ribasso è indicato in poco più di 131 mila euro.

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