Terni, rifiuti abusivi: ‘stangati’ 20 cittadini

I carabinieri Forestali li hanno sorpresi ad abbandonare ogni tipo di materiale nelle zone periferiche e meno visibili della città

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Venti cittadini ternani sanzionati – per un totale di circa 15 mila euro – per aver creato e alimentato delle vere e proprie discariche abusive di rifiuti urbani alla periferia della città. L’attività stata realizzata dai carabinieri Forestali del gruppo di Terni.

Strada di Casanova

«Fenomeno vergognoso» «Con l’inizio della raccolta differenziata e la conseguente rimozione dei cassonetti – spiegano dal comando di via Radice – si è registrato un evidente aumento dell’incivile fenomeno dell’abbandono di rifiuti urbani lungo le strade o in siti nascosti del territorio del Comune di Terni. Questa vergognosa pratica, anche a causa dell’emulazione, ha di fatto portato alla creazione di svariate micro discariche in molte zone periferiche, dando origine a fenomeni pericolosi per l’ambiente e causando problemi di decoro urbano».

Strada dei Confini

Controlli a tappeto Gli ‘abusivi’ dei rifiuti sono stati sorpresi durante i controlli messi in atto dall’Arma in strada dei Confini (Sabbione), strada di Casanova (Maratta), Valserra, strada di Cerreto e strada della Castagna. È stata inoltre segnalata alla procura della Repubblica di Terni la mancata rimozione di autoveicoli fuori uso, considerati rifiuti speciali, e la combustione di rifiuti abbandonati sul suolo. Le discariche individuate sono state segnalate al Comune per l’emanazione delle relative ordinanze di rimozione.

Rifiuti di ogni tipo Il materiale abbandonato è delle più disparate tipologie: in larga parte rifiuti urbani indifferenziati, ma anche rifiuti speciali di demolizione, autoveicoli fuori uso, carcasse di animali e a volte perfino sostanze pericolose come amianto, batterie al piombo, oli esausti. Tutte categorie che tra l’altro potrebbero essere conferite in modo gratuito ai centri comunali rifiuti di Terni. «L’attività di controllo in questione – spiegano dall’Arma ternana – coniuga l’aspetto repressivo a quello preventivo: all’obiettivo di arginare il fenomeno, si aggiunge quello di sensibilizzare e responsabilizzare tutti i cittadini ad un maggiore rispetto dell’ambiente in cui essi stessi vivono».

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