Terni, rifiuti alla Domus: 5 a processo

Fra gli imputati figurano due ex direttori dell’Asl4 e l’ex presidente della Coop Aidas. Ipotesi prescrizione

Condividi questo articolo su

di F.T.

Per la procura, i rifiuti sanitari della Domus Gratiae, struttura riabilitativa alle porte della città, dal 2005 al 2011 sarebbero stati smaltiti irregolarmente. Per questo motivo cinque persone, fra cui gli ex direttori generali dell’ex Asl4 Vincenzo Panella, Imolo Fiaschini e l’ex presidente della coop Aidas Loredana Valsenti, sono finiti a giudizio per la presunta violazione del testo unico sull’ambiente.

L’ispezione In base alle verifiche svolte dal corpo forestale dello Stato nella primavera del 2011, sarebbero emerse diverse irregolarità e incongruenze nei registri di carico-scarico relativi ai rifiuti sanitari della struttura – in cui convivevano i servizi riabilitativi dell’ex Asl4 e la residenza protetta gestita dalla Eurosalus e successivamente dalla coop Aidas – e nello smaltimento dei contenitori di alcune sostanze definite ‘pericolose’ e ad uso medico.

A processo Conclusioni, quelle della polizia giudiziaria, che hanno portato il sostituto procuratore Elisabetta Massini a citare a giudizio cinque persone, con conseguente processo in corso davanti al tribunale di Terni. In ragione del tempo trascorso, tuttavia, parte delle contestazioni potrebbero essere già cadute in prescrizione. Spetterà al giudice rilevare tale aspetto, probabilmente sin dalla prossima udienza.

La difesa In relazione alla vicenda, l’ex direttore della Asl Vincenzo Panella, attraverso l’avvocato Patrizia Bececco, ha depositato un’articolata memoria difensiva in cui respinge ogni addebito e, oltre ad affermare la correttezza dei registri in capo all’azienda sanitaria – distinti da quelli della coop che aveva in gestione la residenza protetta e quindi lo smaltimento dei rifiuti -, sostiene come gli imballaggi vuoti dei medicinali non siano da ritenersi rifiuti pericolosi, anche in ragione della natura delle sostanze precedentemente contenute.

Aidas L’avvocato Mirko Minuti, difensore di Loredana Valsenti, spiega che «alla Eurosalus si contesta, in pratica, di aver fatto più del dovuto. Oltre a smaltire correttamente i propri rifiuti – chiarisce il legale – la struttura si è occupata anche del materiale legato ad altre attività presenti all’interno della Domus Gratiae, ma esterne alla coop».

Rinvio L’ultima udienza del procedimento si è tenuta lunedì mattina di fronte al giudice Rossana Taverna. A fronte dell’assenza di un legale per un difetto di notifica e di alcuni testimoni, la stessa ha rinviato il procedimento al prossimo mese di giugno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli