Ex Camuzzi Terni, degrado e pericoli: arriva l’ordinanza

Pressing di prefettura e carabinieri forestali sull’esposto dei cittadini, il Comune si attiva per mettere una pezza: venti giorni di tempo per sistemare

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di S.F.

Ci risiamo, d’altronde non poteva andare diversamente. Prefettura e carabinieri forestali in pressing dopo l’esposto del comitato di via Lombardia, il Comune recepisce e va – non la prima volta che accade, ma i non risultati sono sotto gli occhi di tutti – di ordinanza: lunedì il sindaco Leonardo Latini ha firmato il provvedimento per la sistemazione urgente dell’area ex Camuzzi, finita nel mirino di palazzo Bazzani e non solo. Ci sono venti giorni di tempo per la società abruzzese proprietaria.

AREA EX CAMUZZI, ANNUNCI E POCO ALTRO. LA CONTORTA SITUAZIONE

Ex Camuzzi Terni nel degrado: Prefettura in pressing sul Comune

L’ennesimo ordine

Tra il 28 settembre e il 1° ottobre prefettura e carabinieri forestali hanno trasmesso al Comune l’esposto presentato dai cittadini. Un bel po’ di pressione per palazzo Spada in definitiva che, a stretto giro, si è attivata per scrivere alla Camuzzi Costruzioni srl di Città Sant’Angelo: «Sussiste – si legge nel provvedimento comunale – un rischio concreto ed attuale per la pubblica e privata incolumità, nel caso in cui non venga eseguita urgentemente una pulizia dell’area, la potatura degli alberi ed il taglio della vegetazione infestante, per cui occorre disporre in via precauzionale le misure urgenti, indifferibili e straordinarie del caso, onde rimuovere definitivamente lo stato di pregiudizio e le potenziali ipotesi di innesco di situazioni igieniche pericolose». Tutto ciò da fare entro tre settimane, pena l’applicazione dell’articolo 650 del codice penale: arresto fino a tre mesi o sanzione massima da 206 euro.

Terni, area ex Camuzzi: ordinanza per degrado

I controlli

A controllare che l’ordinanza sia effettivamente eseguita sarà la polizia Locale. C’è un problema di fondo ed è lo stesso Comune a ricordarlo: ci fu già un’ordinanza il 23 novembre 2015 – c’era Leopoldo Di Girolamo alla guida di palazzo Spada – per la rimozione di rifiuti e pulizia dell’area, peccato che si torni sempre al punto di partenza. I cittadini, esasperati, non possono far altro che alzare la voce e sperare che la situazione possa cambiare. Risposta a breve.

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