Terni: «Sangue di Gesù reliquia trascurata»

Per Don Alessandro Rossini, il nuovo parroco del Duomo, «pochi ternani conoscono questo valore storico». Dal 17 al 24 settembre celebrazioni religiose e culturali

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«Il momento che stiamo vivendo ci sollecita a grandi sfide per cui dobbiamo intensificare le nostre preghiere. Per questo motivo abbiamo pensato che tra le tante feste che ci vedono stretti intorno all’altare di Dio ve ne sia una di grande valore, soprattutto perché legata a quel tesoro nascosto e non abbastanza noto, che è la Reliquia del preziosissimo sangue di Gesù Cristo».

La Reliquia del sangue di Gesù Cristo Don Alessandro Rossini, il nuovo parroco del Duomo di Terni, crede infatti, «che non siano moltissimi i ternani a conoscenza del fatto che nella nostra Cattedrale si conservi un Reliquia di notevolissimo valore storico e di culto. Ci riferiamo ad una piccola ampolla contenente alcune piccole gocce di sangue appartenenti a nostro Signore che per svariate vicissitudini storiche, quelle più significative ben documentate e conservate nell’archivio della Cattedrale, è giunta sino a noi. Il fascino della reliquia è legato anche ad una pagina di storia che si può rievocare leggendo un’antica lapide apposta su una parete della torre Barbarasa in via Roma».

La festa La parrocchia di Santa Maria Assunta della Cattedrale di Terni celebra la festa del preziosissimo sangue dal 17 al 24 settembre. Una festa della comunità parrocchiale che segna l’inizio del nuovo anno pastorale e la ripresa del cammino che coinvolge i diversi gruppi, associazioni, scuola catechistica. Domenica 17 alle 11 è in programma la messa per l’inizio dell’anno catechistico. Mercoledì 20 e giovedì 21 l’esposizione della reliquia del santissimo sacramento dalle 16.30 alle 18.30, cui seguirà la celebrazione della messa. Venerdì 22 si terrà la giornata penitenziale, dalle 16.30 alle 18.30 con l’esposizione della reliquia del preziosissimo sangue e alle 18.30 si terrà la celebrazione comunitaria della penitenza e la santa messa. Domenica 24 la festa liturgica del preziosissimo sangue e della parrocchia, alle 17.30 l’appuntamento è con tutti i parrocchiani e particolarmente con i bambini e i ragazzi del catechismo per la solenne concelebrazione eucaristica per la festa della comunità parrocchiale.

Eventi culturali Oltre alla festa religiosa sono in programma eventi culturali e artistici come il convegno di domenica 24 alle 18.30 ‘La Cattedrale di Terni depositaria di un tesoro speciale, la reliquia del preziosissimo sangue’. Inoltre sabato 23 alle 21 ‘La nostra reliquia tra passato e presente’. Venerdì 15 alle 21 in piazza Duomo ‘Danza in Duomo’ esibizione di danza non competitiva e alle 23 la visita in Cattedrale. Sabato 16 il concerto dell’orchestra ‘Talenti d’arte’ diretta dal maestro Angelo Bruzzese. Domenica 17 alle 21 il musical ‘La bella e la bestia’ e alle 23 la visita in Cattedrale.

La storia La reliquia del preziosissimo sangue fu donata alla chiesa Cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli allora vescovo di Terni. È una devozione a Gesù che ha versato il suo sangue per la redenzione dell’umanità e che più di ogni altra suggerisce lo spirito di sacrificio, incoraggia a portare la croce e ad affidarsi alla volontà di Dio. Nella Cattedrale di Terni dalla fine del ‘600 la reliquia è custodita nell’altare appositamente costruito e la storia descritta in un dipinto del 18simo secolo, posto sulla parete sinistra del presbiterio, di fronte all’organo, rievoca l’incontro di San Giuseppe da Copertino con il cardinale Rapaccioli. Quando il cardinale, che si recava ad Assisi per incontrarsi con l’amico Santo, giunse nei pressi della basilica di San Francesco, vide venirgli incontro San Giuseppe, che precedeva i frati sorreggenti il baldacchino e altri che recavano ceri, turibolo e croce processionale. Giunto all’altezza del cardinale, il santo, divinamente ispirato, si inginocchiò adorando la reliquia del preziosissimo sangue, che il cardinale segretamente recava con sé. L’episodio è una prova indiretta dell’autenticità della reliquia offerta da San Giuseppe da Copertino, che l’anonimo pittore ha voluto affrescare a lato dell’altare maggiore, eretto nel 1762, al fine di custodire nel suo interno la preziosa reliquia.

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