Terni, scatta ‘Alì Park’: chi sono gli arrestati

Operazione antidroga di polizia di Stato e Guardia di finanza. Sgominata un’associazione per delinquere operante in tutta Italia

Condividi questo articolo su

Dieci arresti fra Terni, Roma, Voghera, Trieste, Empoli e le Marche: all’alba di venerdì – con tanto di elicottero sulla città di Terni – è scattata una vasta operazione antidroga, incentrata su un traffico internazionale di grandi dimensioni – eroina in particolare – e condotta dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Terni, dalla Guardia di finanza e dalla Direzione distrettuale antimafia di Perugia con il pm Giuseppe Petrazzini. Le misure – tutte custodie in carcere fra Terni e Perugia – sono state disposte dal gip di Perugia Natalia Giubilei. Gli arrestati – l’ipotesi è associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti – sono sei cittadini pakistani, due tunisini, un nigeriano ed un italiano. I dettagli dell’operazione sono stati diffusi nella conferenza stampa convocata venerdì pomeriggio presso la prefettura di Terni. «Un’indagine articolata e complessa – spiega la questura di Terni in una nota -, resa possibile anche grazie alla collaborazione con la Guardia di finanza, iniziata da oltre un anno e che ha portato ad arresti in tutta Italia e ad ingenti sequestri di sostanza stupefacente».

OPERAZIONE ‘ALÌ PARK’ – LE FOTO DI MIRIMAO
VIDEO – GLI ARRESTATI VENGONO TRADOTTI IN CARCERE

Gli arrestati

In carcere, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, ci sono finiti i pakistani Shaid Khan (45 anni, presunto capo dell’organizzazione e già in carcere a Terni), Khalil Ullah (28 anni), Zahir Ul Haq (45 anni), Yusaf Ur Rehman (58 anni), Zubair Ullah (37 anni), Muhammad Zubair Syed (60 anni), il nigeriano Godwin Junior Nwaoha (31 anni), i tunisini Mohamed Larbi Khemiri (30 anni), Hassen Lamine (58 anni, già detenuto) e l’italiano Renzo Saggiorato (54 anni, originario di Bologna).

La base logistica in zona stazione e il giro di affari

L’associazione criminale – riferisce la nota della questura di Terni – importava la droga dall’estero, la lavorava e la cedeva a terzi per rifornire il mercato cittadino e alcune aree della Toscana. La base logistica era un money-transfer nei pressi della stazione ferroviaria di Terni, utilizzato per un giro di affari stimato in migliaia di euro al mese. L’inchiesta, avviata dalla procura della Repubblica di Terni, ha preso le mosse dal fermo di indiziato di delitto – per la violazione della normativa sugli stupefacenti – nel marzo 2019, a Ventimiglia, di un 41enne marocchino residente a Terni e che, sottoposto a misura, stava fuggendo all’estero. L’attività è proseguita con il coordinamento della procura della Repubblica di Perugia e con il supporto del Servizio centrale operativo, della Direzione centrale per i servizi antidroga e della polizia scientifica. Il gruppo riceveva la sostanza stupefacente dal Pakistan in maggior misura per via aerea: in alcune occasioni veniva trasportata in forma solida come plastica o gomma per il rivestimento delle valigie. Quindi una volta giunta a Terni, l’eroina veniva sottoposta ad una procedura chimica per riacquisire la consistenza originale.

PARLA IL PROCURATORE GIUSEPPE PETRAZZINI – VIDEO

L’organizzazione e la quantità di droga: oltre 12 chili di eroina

A capo dell’organizzazione c’era il 45enne Shaid Khan, residente a Terni: è lui che impartiva gli ordini per le varie fasi del traffico. Oltre ai sei pakistani, anche i due tunisini ed il nigeriano garantivano un canale continuativo e diffusione di cessione dello stupefacente: uno dei due tunisini ed il nigeriano erano molto attivi su Terni, mentre l’altro nordafricano – residente ad Empoli – si concentrava su parte del mercato toscano. La complessa ed articolata attività di indagine – spiega la polizia di Stato – è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con il Gico – Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata – Gruppo operativo antidroga della Guardia di finanza di Ancona, con il quale sono stati operati ingenti sequestri di stupefacenti ed arresti in tutta ltalia: complessivamente oltre 12 chili di eroina e circa 300 grammi di cocaina e, sempre per la violazione della normativa sugli stupefacenti, altri sei arresti in flagranza di reato oltre ad un fermo di indiziato di delitto.

Anche un corriere minorenne. La coppia

Fra gli arresti anche quello di un italiano, ad Orte (Viterbo), nei pressi del casello autostradale e, in particolare, quello di un corriere pakistano minorenne, nel maggio 2019 a Trieste, mentre tornava dal Pakistan dopo aver fatto scalo a Doha in Qatar e a Vienna, in Austria. Il ragazzo era stato trovato in possesso di una valigia con all’interno sostanza microsaldata, simile alla plastica, poi risultata eroina per un peso superiore ai 6 chili. Nello stesso periodo erano stati arrestati due pakistani al casello autostradale di Orvieto, con oltre due chili di eroina; a settembre 2019, sempre la sezione antidroga della squadra Mobile ternana aveva arrestato una coppia di pakistani, moglie e marito, trovati in possesso di grossi frullatori artigianali in casa a borgo Bovio usati per la preparazione della sostanza stupefacente – e circa un chilo di eroina.

Gli appartamenti e le misure cautelari

È stato accertato che l’organizzazione contare nel territorio su almeno cinque appartamenti per nascondere la droga, tutti tra la stazione di Terni e la zona di borgo Bovio: uno era proprio quello abitato dalla coppia di giovani sposi. All’esecuzione delle misure cautelari in carcere hanno partecipato, oltre alla Guardia di finanza di Ancona, il commissariato di Empoli, la squadra Mobile di Roma – due degli arrestati risultano domiciliati nella capitale -, il Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, unità cinofile di Nettuno e il reparto volo della polizia di Stato. Nel corso dell’esecuzione della misure cautelari, il nigeriano, destinatario della custodia cautelare in carcere, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio perché trovato in possesso di 11 ovuli di eroina per un peso di oltre 120 grammi, che all’arrivo degli agenti ha gettato nel water ma che sono stati comunque recuperati. Inoltre sono stati sequestrati, in totale, oltre 10 mila euro. Il decimo arrestato è stato rintracciato a metà mattinata a Voghera dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza e della squadra Mobile di Pavia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli