Debutto Dakar vicino per Petrucci: «Test a Dubai? Incredibili sensazioni, un sogno»

Il ternano la scorsa settimana è volato a Dubai per le prime prove nel deserto: «Delle dune non ci si può fidare»

Condividi questo articolo su

Per un’avventura che sta per concludersi, quella in MotoGp con l’ultimo gran premio stagionale previsto domenica sul circuito di Valencia, un’altra è in apertura per Danilo Petrucci. Il 31enne pilota ternano si sta avvicinando all’esordio nell’off-road con la partecipazione alla Dakar 2022 (il via il 1° gennaio, 14 giorni e circa 8 mila chilometri) e mercoledì mattina sono stati pubblicati gli scatti scatti del test – è volato negli Emirati Arabi Uniti dopo la sfortunata gara di Misano Adriatico – di Dubai in sella alla Ktm 450 Rally ufficiale: «È stata una bellissima esperienza. Certo, sarei dovuto – aveva specificato a corsedimoto.com – rimanere molto di più in moto, come ha fatto il resto della squadra, ma ci sono state anche alcune prove e shooting fotografici. Però sono state sensazioni incredibili. L’approccio alla Dakar è completamente diverso rispetto alla MotoGp: il gruppo è fondamentale, visto che si condivide l’avventura. La navigazione è molto diversa e bisogna pensare anche a tutti i pericoli: non ci si può fidare delle dune». Non resta che attendere per il debutto. Prima tuttavia il 9 vuol concludere il mondiale 2021 in Spagna nel migliore dei modi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Un sogno, primo obiettivo finirla»

Danilo – spiega la nota ufficiale della casa austriaca – sarà accompagnato «nel suo percorso di transizione dai fenomeni del team ufficiale Ktm, ovvero il vincitore della Dakar 2018 e neocampione del mondo Fim Cross-Country Rallies Matthias Walkner, il due volte campione Toby Price e il campione in carica Kevin Benavides. In un recente test a bordo di una Ktm 450 Rally ufficiale, Danilo ha avuto un assaggio della guida nel deserto e soprattutto della navigazione incredibilmente impegnativa richiesta per le gare di rally». Per il ternano «è davvero un sogno che si avvera. È un evento al quale ho sempre voluto partecipare fin da bambino, quando guardavo le videocassette delle edizioni disputatesi negli anni ’80 e ’90. Ora il sogno si sta avverando. Ringrazio Ktm per questa grande opportunità; sarò l’unico pilota che in poco più di un mese ha gareggiato in MotoGp e poi alla Dakar, quindi è con grande orgoglio e umiltà che mi presento al rally più duro del mondo. Il mio obiettivo principale è finire la gara e godermela. Il primo approccio è stato quello di fare un po’ di allenamento da road book con Jordi Viladoms, che è stato fantastico nell’aiutarmi a imparare questa speciale arte. In un primo test sulle dune di Dubai ho avuto un primo assaggio con la Ktm 450 Rally e ho avuto il piacere e il grande onore di guidare con i piloti ufficiali di Ktm: è stato bello vederli danzare alla massima velocità sulla sabbia, e si sono dimostrati tutti super gentili e disponibili con me. Spero che la preparazione per il prossimo mese sia sufficiente; di sicuro sarà una gara dura, ma sono emozionato e impaziente». Per Pit Beirer, direttore motorsports Ktm, «il talento di Danilo e il suo carattere lo rendono uno dei pochi piloti di alto livello che crediamo possa fare questo passaggio radicale dall’asfalto alle dune. È una grande storia per un grande ragazzo. Vogliamo ringraziarlo per la sua professionalità e tutti i suoi sforzi come membro del team Tech3 nel nostro progetto MotoGp, e ora è tempo per un’altra sfida».

Terni, Petrucci: Dakar e tappe in Mongolia e Kazakistan

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli