Sos da Torreorsina e Collestatte: «Strade e decoro, intervenire»

Terni – Confronto in commissione con proloco e associazioni del territorio: mirino anche museo chiuso, sanità e impiantistica sportiva»

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di S.F.

Un confronto per lanciare l’sos su diverse tematiche – dalla manutenzione alla sanità, passando per l’impiantistica sportiva – legate alla cura e allo sviluppo di due antiche municipalità del territorio ternano, Torreorsina e Collestatte. C’è stato nel pomeriggio di martedì in occasione della II° commissione consiliare con protagonisti i rappresentanti delle locali proloco e delle associazioni su input di due atti di indirizzo a firma Fdi e Alessandro Gentiletti (Senso Civico): i problemi non mancano, così come le proposte per tentare di cambiare il trend. Intanto per iniziare è in arrivo un sopralluogo.

BORGHI E TURISMO, IL PROGETTO DA 150 MILA EURO

La commissione odierna

Decoro, strade e frane

Alla base delle iniziative dei consiglieri la volontà di valorizzare i luoghi in questione. C’è tuttavia da fare un bel po’ per migliorare un contesto non troppo gradevole, come descritto in avvio dal presidente della proloco di Torreorsina Andrea Cruccolini: «Ci siamo costituiti nel 2018 per lo sviluppo del territorio ed essere portavoci dei malesseri che si vivono. Ci sono problematiche mai risolte e occorre – ha specificato – un intervento drastico: non c’è decoro urbano e la rete stradale è ‘dismessa’, serve fare dei sopralluoghi per evitare che la situazione degeneri». Non finisce qui: «In alcune zone del paese ci sono frane, una anche sull’arteria principale e non c’è soluzione al momento, il transito è solo su una carreggiata. In qualche circostanza i cittadini hanno difficoltà ad accedere nelle loro abitazioni». Focus anche sul cimitero: «Versa in stato di completo abbandono. Queste sono le cose principali per avere una vita decorosa». Cruccolini ha aggiunto un ulteriore aspetto alla disamina: «Ci sono locali di proprietà comunale a Torreorsina che non si possono utilizzare per le nostre attività, dateci la possibilità di svolgere i nostri ‘compiti’. Magari regolarizzando le nostre posizioni. Fortunatamente c’è ricambio generazionale e vorremmo essere accoglienti a 360 gradi. La ‘De Felice’ può essere adibita ad attività polifunzionali, ad esempio come ostello. Abbiamo numerosi progetti: perché non creare un info-point per il turista?». Alla seduta non ha partecipato il referente della proloco di Collestatte, Walter Lattarini.

TORREORSINA, IL PROGETTO PER LA VALORIZZAZIONE

I campetti di Collestatte paese

Il paese per vecchi e la sanità

Chi invece si è esposto per elencare i guai di Collestatte e l’ex presidente della VI° circoscrizione, Maurizio De Angelis: «Un paese per vecchi, ci sono diverse necessità. In particolar modo nella sanità: c’è bisogno di assistenza e le dottoresse devono poter usufruire di locali dove possano accedere persone anziane. La sede della circoscrizione veniva utilizzata anche per  visite mediche, anagrafe ecc., ora è diversi anni che è chiusa ed inoltre c’è l’impalcatura che abbruttisce la piazza. Occorre – ha sottolineato – completare i lavori ed in tal senso abbiamo fatto una petizione rivolta al sindaco Latini e alla curia di Spoleto: non c’è stata risposta. Si potrebbe utilizzare l’ex mattatoio come ambulatorio per ridare alla comunità un servizio importante. Ci è rimasto un ufficio postale ed i servizi igienici, stop».

IL PROGETTO ‘LA VALLE INCANTATA’

Torreorsina

Il museo chiuso e la cultura

Corposo l’intervento di Enrico Bini, presidente dell’associazione di promozione sociale Centro iniziative ambiente Valnerina di Collestatte (Ciav): «Ci siamo costituiti nel 1993 per far conoscere lo straordinario patrimonio di questo territorio con tante iniziative organizzate. Vogliamo che ci sia un’ulteriore valorizzazione e da tempo abbiamo proposto il rilancio delle antiche municipalità. Cosa proponiamo? Dal 1993 ad oggi abbiamo fatto una grande raccolta con donazione in comodato d’uso al Comune nel 2004 per la realizzazione di un centro di documentazione dell’area naturale protetta parco fluviale del Nera o, ancora meglio, sezione museale ornitologica e micologica con esposti 157 esemplari e 87 funghi delle specie più comuni della Valnerina. Il museo di palazzo Magalotti fino al 2015 lo abbiamo gestito. Ora sono 7 anni che è chiuso ed è ingiustificabile perché ha una grande valenza educativa e formativa per i giovani del territorio. Rappresenterebbe un’occasione per incrementare l’offerta turistica». Bini ha poi introdotto l’argomento arbusteto, il sentiero natura (via di San Francesco) e l’indagine antropologica, tutti progetti da ‘riesumare’: «Nel giugno 2020 – ha ricordato su quest’ultimo – il Ciav ha presentato all’amministrazione l’ipotesi di realizzazione per completae quella già realizzata per la Valnerina perugina. Purtroppo è stata sospesa». Bini ha voluto inoltre puntualizzare che gli introiti dei biglietti della cascata delle Marmore «non vengono reinvestiti sul territorio. Noi siamo disponibili a dare un contributo per un’opera di valorizzazione. Un sito come la cascata ha necessità di una spinta ulteriore», ha concluso.

Collestatte

Lo sport e l’aggregazione. Le risposte di Giuli

Sponda sport è stato Jonathan Monti, presidente dell’associazione sportiva Collestatte Cascata, a ricordare un paio di situazioni da sistemare: «Non abbiamo impianti sportivi pienamente funzionali. A Collestatte Piano c’è stata l’inaugurazione nel 2019 ma non ci sono né spogliatoi né servizi annessi. In località Fontevechia l’area è stata in disuso per anni e mancano le finiture: queste due opere sono da completare. Per quel che ci riguarda stiamo valutando la possibilità di partecipare al bando ‘Sport e periferie’. Al momento non ci sono luoghi di aggregazione». Per l’esecutivo erano presenti il vicesindaco – nonché assessore a cultura e turismo – Andrea Giuli e l’assessore alle politiche sociali per i quartieri e le periferie urbane Cristiano Ceccotti: «Le risorse sono scarse», la consueta premessa. «Ricordo che il parco De Felice – le delucidazioni del primo – è stato inserito nella prima parte del progetto regionale ‘La Valle Incantata’ con video dedicato. Stiamo iniziando con la seconda fase che avrà una declinazione meno virtuale e più concreta.Ho esigenza di portare a Torreorsina i pannelli tematici e interattivi del progetto. Magari ci sono volontari del paese che, a luglio ed agosto, possono presidiare un locale che funga da informale info-point». Pronta risposta di Cruccolini: «Ci sono, il problema è lo stato in cu sono». Si riprende: «Il museo? Ci sono interlocuzioni – in replica a Bini – in corso su Ciav, sabato ho fatto una riunione con Vivaticket. Il Comune si è attivato per l’asseverazione per l’utilizzo di palazzo Magalotti e credo che nel giro di poche settimane possiate raggiungere un qualche accordo di promozione per la riapertura». Complicata la storia per l’indagine antropologica: «Sia io che il sindaco abbiamo sollecitato Paola Agabiti e Michela Sciurpa (assessore regionale e numero uno di Sviluppumbria): siamo in attesa, il progetto è molto bello ma ha anche un suo impegno economico. C’è molto da fare, lo so, ma dobbiamo fare i conti con i nostri ‘forzieri’», ha terminato.

 I bandi in arrivo

Ceccotti invece ha tirato in ballo il recente patto stipulato con la proloco di Torreorsina per la valorizzazione dell’area, quindi il punto sullo stato degli immobili: «Condizioni non ottimalo. Stiamo cercando con il collega del patrimonio – Masselli – di fare una mappatura per procedere all’assegnzione degli spazi: sarà possibile uno sconto del canone fino al 100% per scopi sociali», il riferimento alle associazioni del posto. «A breve partirà il recupero della chiesa della Trinità a Collestatte e sarà realizzata la cartellonistica per mettere a sistema le municipalità». Poi l’amara constatazione: «Mi dispiace per la situazione stradale: Miranda, Marmore, Torreorsina, Collestatte ecc., è complicato arrivarci e cercheremo di attivarci». Infine accenno all’impiantistica sportiva: «Ho avuto un’interlocuzione con la dirigente Barbon e forse, presto, ci sarà un avviso pubblico per l’utilizzo del campo di Collestatte Piano, è abbandonato. Potremo recuperarlo». I bei propositi ci sono, se poi ci sarà un seguito concreto è tutto da vedere. Nel contempo si procede con un sopralluogo.

Progettualità di sviluppo

Il consigliere di Terni Civica Michele Rossi sottolinea che «ci deve essere massima attenzione alle esigenze di tutte le antiche municipalità del Comune di Terni. Se questa amministrazione vuol distinguersi, come sta facendo, sulla riscoperta della identità comunitaria non può che dedicare attenzione amministrativa anche a questi antichi borghi storici da sempre legati storicamente alla nostra città. Ho detto che esiste una normale gestione dei luoghi che va garantita ma poi esiste una progettualità di sviluppo che va pensata e messa in campo. Questi luoghi sono praticamente attaccati alla cascata delle Marmore e non si può pensare che rimangano fuori dal sistema e dalla offerta turistica collegata. Non si può tollerare ad esempio che un museo a Collestatte sia chiuso da sette anni. Occorre un progetto complessivo – chiude – ed organico (che comprenda tutte le antiche municipalità che hanno beni culturali e bellezze invidiabili) di più alto livello con il quale concorre a bandi ministeriali ed europei».

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