Un’assoluzione – quella di un 28enne di Castellamare di Stabia (Napoli) – ed un patteggiamento ad otto mesi di reclusione, convertiti in pena pecuniaria, da parte di un 34enne originario di Capua (Caserta). Questo l’esito del processo, con rito abbreviato, celebrato di fronte al tribunale di Terni – giudice Simona Tordelli – e giunto a sentenza mercoledì.
I due, ristretti nel circuito di Alta Sicurezza del carcere di Terni, erano accusati di aver utilizzato uno smartphone accuratamente nascosto – murato nel battiscopa del bagno – della loro camera detentiva che al tempo, era il marzo del 2024, condividevano. Indagine, questa, condotta dalla polizia Penitenziaria di Terni. Soddisfatto il legale difensore del 28enne assolto, l’avvocato Francesco Mattiangeli, che sottolinea come il suo assistito abbia «chiarito la propria posisione, in ragione del fatto che era stato trrasferito da pochi giorni a Terni e nulla sapeva né poteva sapere del telefonino in questione».