Terni, urologia d’eccellenza anche in tempi di Covid

Rene salvato ad una 65enne calabrese grazie all’intervento del dottor Pansadoro. Già dimessa

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È una storia a lieto fine, anche in tempi di Covid, quella di una 65enne calabrese che, dopo diverse operazioni nell’ultimo anno ed un lungo peregrinare fra diversi urologi ed ospedali, è stata assistita dalla struttura complessa di urologia dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni. La signora già da tempo soffriva di un problema al rene che, nonostante diversi accessi in alcuni ospedali fuori dall’Umbria, non era riuscita a risolvere.

Alberto Pansadoro

La vicenda

Su consiglio di amici si è rivolta quindi al dottor Alberto Pansadoro, chirurgo urologo che lavora presso la struttura diretta dal dottor Nico, un’eccellenza dell’ospedale ternano. In tempo di coronavirus, come si sa, non è facile e alle volte non è neanche possibile spostarsi e fare lunghi viaggi e centinaia di chilometri incerti del proprio destino e per lo più afflitta da dolori lancinanti. Contattato telefonicamente il dottor Pansadoro, è stato quindi eseguito un videoconsulto durante il quale l’urologo, dopo aver raccolto attentamente la storia clinica e avendo valutato anche gli ultimi esami radiologici eseguiti dalla paziente, ha capito immediatamente la gravità della situazione e il rischio di perdere la funzionalità di uno dei due reni che correva la signora. Pertanto, nella fase in cui l’ospedale si è decongestionato nella terapia intensiva e nei posti letto di ricovero dai pazienti affetti da Coronavirus, tramite un accesso al pronto soccorso dell’ospedale ed un’integrazione e coordinazione fra gli urologi e medici dello stesso pronto soccorso, la paziente ha innanzitutto risolto la sintomatologia dolorosa che la affliggeva e successivamente è stato possibile un inquadramento clinico adeguato con gli esami radiologici necessari eseguiti sul posto. Il sospetto che il trattamento della patologia fosse urgente, non ulteriormente procrastinabile, è stato evidente e confermato, pertanto la paziente è stata sottoposta in urgenza ad un intervento endoscopico che le ha permesso di risolvere la sintomatologia algica ed ha evitato un progressivo deterioramento della funzionalità renale. La paziente ha quindi potuto essere dimessa dopo breve, avendo avuto un decorso postoperatorio regolare. «Episodi come questo – spiega una nota – dimostrano l’eccellenza della sanità umbra e in questo particolare caso di quella ternana che si avvale di professionisti di livello e di una direzione aziendale che, nonostante tutte le difficoltà, è riuscita a gestire al meglio nell’azienda ospedaliera questo stato di emergenza nazionale con le difficoltà connesse al trattamento sanitario dei pazienti».

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