Condotte esasperanti, fatte di musica a tutto volume, minacce, aggressioni fisiche, insulti, spintoni, vita – insomma – maledetta per i residenti di un condominio di via Brodolini, le cui denunce hanno fatto finira a giudizio, per atti persecutori, un 47enne ternano che abita in quel palazzo.
Problemi mai risolti
L’ultima udienza del processo si è tenuta giovedì di fronte al giudice Chiara Mastracchio ed ha visto le deposizioni di cinque testimoni. Al centro delle accuse, vari episodi tutti caratterizzati dall’aggressività e avvenuto fra il 2013 e il 2017, anche se i condomini denunciati sostengono che i problemi vadano ancora avanti e non si siano mai interrotti.
Escalation esasperante
Fra le situazioni accadute, spinte e pugni a due condomini, ma anche insulti a raffica – anche a bambini di 10 anni -, fotografie scattate agli altri residenti del palazzo e, dulcis in fundo, un secchio pieno di acqua e urina lanciato dalla finestra – era il maro del 2017 – contro una condomina. L’imputato è difeso dall’avvocato Roberto Chiaranti mentre le parti civili sono assistite dall’avvocato Massimo Proietti. La prossima udienza, quella in cui dovrebbe giungere la sentenza, è stata fissata per il 13 luglio.