Terremoto, voci e volti dai luoghi del dolore

Norcia, i racconti di chi cerca con coraggio di andare avanti e i numeri dell’emergenza che è ben lungi dall’essere terminata

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Prove. Sì, prove di riavvicinamento ad una normalità che; per le popolazioni travolte – in tutti i sensi – dai terremoti che hanno squassato l’Umbria e il centro Italia; per ora sono solo accennate. Ci sono fatti concreti, certo: le ‘casette’ danno il senso (i container collettivi un po’ meno) di un impegno reale, il grande lavoro quotidiano dei volontari e dei militari è una realtà importante, ma poi c’è il quotidiano vissuto e ogni volta che ti ci avvicini, ne esci con un segno in più addosso.

Edelweiss Tipo quando incontri Edelweiss, seduta – su una panchina del villaggio di San Pellegrino – proprio davanti alla sua ‘casetta’. Sta lì, la guarda e quando ti siedi vicino a lei ti punta addosso gli occhi tristi e ti dice che «sì, certo, rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi sei mesi, questa soluzione è buonissima». Ma? «Il dolore, le sofferenze e i danni subìti non ce li potrà mai risarcire nessuno. Nelle nostre case c’erano i ricordi di una vita e il mostro se li è portati via».

IL CALVARIO DI EDELWEISS – IL VIDEO

Marina Dentro una Sae c’è Marina, che sta tirando tutto a lucido e sta preparando la caffettiera grande (il presidente del consiglio avrebbe visitato proprio la sua casetta): «Si prova a ripartire – dice ricacciando indietro, a fatica, le lacrime – anche se ogni tanto si ha paura di non farcela a superare il dolore e l’amarezza per quanto è successo. Ma chi è fortunato ed ha una bella famiglia, adesso ha una spinta in più per andare avanti».

MARINA E LE PROVE DI VITA NORMALE – IL VIDEO

L’accensione della fiaccola Benedettina (Foto Ansa)

Prove di rinascita Due eventi-simbolo – diversi, ma significativi – della voglia di farcela, si sono succeduti a Norcia negli ultimi due giorni: l’apertura (a tagliare il nastro è stato proprio il presidente del consiglio) della mostra mercato del tartufo (PARLA UN ESPOSITORE – IL VIDEO) e l’accensione della fiaccola Benedettina ‘Pro pace et Europa una, che aveva ricevuto la benedizione di Papa Francesco mercoledì scorso, da parte dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo. «Nel buio di tutti i crolli la luce di San Benedetto ha illuminato Europa e mondo, portando con se il suo messaggio di pace e unione», padre Benedetto, priore dei monaci di Norcia, ha spiegato così il significato che ha assunto l’accensione della fiaccola, in un 2017 segnato dall’emergenza post terremoto. La torcia è poi partita e la staffetta la porterà a Subiaco il 4 marzo e a Bruxelles l’8 marzo dove sarà accolta dal presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, e dalle autorità civili e religiose della capitale del Belgio. La fiaccola tornerà a Cassino il 20 marzo per l’inizio delle celebrazioni in onore di San Benedetto.

IL PREMIER GENTILONI DENTRO UNA ‘CASETTA’ – IL VIDEO

Le Sae a San Pellegrino di Norcia

Sae e container Al momento, dice la Protezione vivile, «le Sae ordinate alle ditte aggiudicatrici sono circa 1.500: 640 saranno destinati ai Comuni del Lazio, altrettanti nelle Marche e 190 (ma la presidente Marini ha già detto che ne serviranno molte di più; ndr) in Umbria», 39 delle quali sono di fatto ultimate: le 18 di San Pellegrino vengono già utilizzate, mentre quelle di via XX settembre a Norcia dovrebbero essere disponibili per le famiglie assegnatarie, stando a quanto detto dal sindaco Nicola Alemanno, «entro la fine della prossima settimana». 

LA FESTA PER LE SAE DI SAN PELLEGRINO – LE FOTO 

I cantieri Le aree individuate per la realizzazione delle Sae «sono poco più di 100 mentre i cantieri attualmente aperti sono 19: 15 nel Lazio (13 ad Amatrice e 2 ad Accumoli), 1 nelle Marche (a Pescara del Tronto ad Arquata) e 3 in Umbria, tutte a Norcia, dove i lavori sono in stato avanzato. Così come ad Amatrice dove le Sae sono già state installate su un’area, mentre i lavori sono in fase avanzata su due ulteriori aree». Sono invece «circa 850 le persone che soggiornano nelle aree container, ma che hanno, in realtà, una capienza di 1.296 posti, e le ultime quattro aree, a Norcia, che saranno consegnate a breve, potranno ospitare ulteriori 230 persone.

UN CONTAINER COLLETTIVO – LE FOTO

Un container collettivo a Norcia

Tanti soldi Una cifra enorme – quasi 32 milioni si euro – è quella che è stata raccolta attraverso le donazioni. I numeri della Protezione civile sono impressionanti: «Dal 31 dicembre al 14 febbraio è stato attivato, per la terza volta, il numero solidale 45500. La nuova raccolta fondi, a differenza delle precedenti, è stata destinata al progetto “Ricominciamo dalle scuole” per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Al 14 febbraio, tramite il numero solidale 45500 riattivato il 31 dicembre, sono stati raccolti 3.473.710,00 euro. La prima raccolta fondi, promossa in seguito al terremoto del 24 agosto e chiusa il 9 ottobre, ha permesso di raccogliere oltre 15 milioni di euro. Con la seconda attivazione del numero solidale, a seguito alle scosse del 26 e del 30 ottobre, sono stati raccolti, fino al 30 novembre, 4.415.294,00 euro. Il Dipartimento della Protezione Civile ha aperto un conto corrente bancario, presso Monte dei Paschi di Siena, sul quale è ancora possibile donare, per raccogliere donazioni in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e da quelli successivi del 26 e del 30 ottobre 2016. Al 23 febbraio, tramite bonifici su conto corrente intestato al Dipartimento, sono stati raccolti 8.820.701,56 euro».

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