L’operazione ha visto impegnati i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Perugia, insieme a personale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) dell’Umbria e a conclusione di un controllo eseguito alla ThyssenKrupp Ast di terni hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni due soggetti ritenuti responsabili di violazioni alle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
I fanghi In particolare, spiegano i carabinieri del Noe, «il controllo, che rientra nella continua azione di prevenzione alla commissione dei reati in danno all’ambiente che il comando carabinieri per la tutela dell’ambiente svolge in campo nazionale, ha permesso di evidenziare le responsabilità penali a seguito dei numerosi prelievi di fanghi effettuati presso gli impianti di depurazione nonché gli scarichi delle acque reflue industriali».
Gli inquinanti Infatti, dicono ancora i militari, «le successive analisi eseguite dai tecnici di laboratorio dell’Arpa Umbria hanno consentito di accertare il superamento dei limiti massimi consentiti sia per lo scarico delle acque, in relazione al parametro ‘Alluminio, sia per i fanghi, in relazione ai parametri ‘Molibdeno’ e ‘Carbonio Organico Disciolto’. L’azienda non avrebbe pertanto potuto smaltire tale tipologia di ‘rifiuti speciali pericolosi’ presso la discarica interna. Nel medesimo contesto, alla società è stata comminata anche una sanzione amministrativa per la mancata esecuzione di alcuni controlli annuali agli scarichi previsti dalla suddetta Aia».
Le indagini Il lavoro di carabinieri (coordinati dal capitano Francesco Motta) e Arpa sarebbe andato avanti da giugno a ottobre 2016. Hanno riguardato i rifiuti che derivano da impianti di depurazione, ma anche gli scarichi delle acque reflue. Sono stati molti i campionamenti effettuati. Per lo scarico delle acque industriali nel fiume Nera è stato riscontrato il superamento dei valori consentiti di alluminio, in un caso, al di sopra del limite massimo consentito dalla legge di 1 mg/litro. Circa i fanghi prodotti da impianti di depurazione, catalogati come rifiuti speciali pericolosi, sono stati riscontrati parametri superiori a quelli consentiti per lo smaltimento in discarica. In particolare per il molibdeno è il carbonio organico disciolto.
Dirigenti denunciati Tra le persone che sono state denunciate ci sarebbe almeno un dirigente di altissimo livello, insieme ad un responsabile delle procedure relative allo smaltimento dei rifiuti.
I sindacati Immediata la reazione dei sindacati che hanno chiesto un incontro alla direzione aziendale: «La commissione RLS di AST e il coordinatore RLS di Sito, chiedono un incontro urgente per avere tutti i chiarimenti necessari rispetto a quanto sta emergendo su alcuni organi di stampa in merito a importanti questioni ambientali e per avere informazioni certe rispetto alla veridicità o meno dei contenuti che vengono riportati». Il vertice si svolgerà a mezzogiorno di sabato.