Com’è ormai usuale, prima di ogni vertice che si organizza al Mise per fare il punto sullo stato di applicazione dell’accordo di dicembre 2014 per la ThyssenKrupp Ast di Terni, si fa un ‘pre-vertice’ tra istituzioni e sindacati. Stavolta a Terni c’era il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, insieme al sindaco Leopoldo Di Girolamo ed ai responsabili regionali del settore.
I sindacati Da parte dei rappresentanti sindacali si è sottolineato che «il Mise è la sede opportuna per verificare tutte quelle che sono
le criticità rispetto all’attuazione dell’accordo esplicitare l’andamento economico della società, fare chiarezza rispetto alle voci di una eventuale messa in vendita del sito ternano e verificare le condizioni di sviluppo e rilancio».
I temi Per le organizzazioni sindacali, rispetto alla verifica dell’accordo, sono dirimenti alcuni punti: il mantenimento del milione di tonnellate e il mix produttivo; gli impegni e le prospettive per le business unit (Aspasiel, Sdf, Titanio, Tubificio), lo stato degli investimenti; le politiche commerciali; le politiche relative all’approvvigionamento di materie prime e di energia (Interconnector);
le relazioni industriali e la coerenza tra aspetti di organizzazione interna, gestione e appalti; la questione ambientale, la gestione della discarica e delle scorie, oltre alla ‘questione amianto’; la salvaguardia della salute e dell’occupazione. «Rispetto a questi punti chiederemo chiarimenti, aggiornamenti, delucidazioni e progetti concreti e verificabili per il futuro. Temi che riguardano principalmente responsabilità aziendali ma anche rivolti a governo ed istituzioni in quanto riguardano interessi generali non solo per il sito ma anche per il comprensorio».