Amianto, l’Ona: «Firme per chiedere giustizia»

La Fismic: «Si inserisca nel ‘Dvr’ della ThyssenKrupp Ast una dettagliata mappatura della presenza di amianto all’interno del sito industriale»

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«Una raccolta firme dei lavoratori per riportare il problema amianto dei siti umbri, tra i quali quello della ThyssenKrupp, all’esame del governo nazionale, e in particolare del ministro del Lavoro, Poletti, e per permettere ai lavoratori ancora in attività, di poter accedere alla pensione, un meritato riposo dopo una vita di lavoro in esposizione ad amianto». A lanciare l’iniziativa è l’Osservatorio nazionale amianto (Ona).

ast amianto2La Regione «L’Ona – dice il presidente Ezio Bonanni – torna a chiedere che la Regione Umbria istituisca una commissione di inchiesta permanente che possa acquisire tutti gli elementi utili affinché il governo nazionale possa emettere l’atto di indirizzo per il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto in favore di tutti i lavoratori fino al 2 ottobre 2003, come avviene per altri siti in altre regioni italiane. L’Ona contesta le conclusioni dell’Inail secondo le quali il termine ultimo di riconoscimento dell’esposizione ad amianto non possa superare la data del 31 dicembre 1992, escludendo così per alcuni, o limitando fortemente per altri, il riconoscimento dei diritti al prepensionamento, cui invece debbono accedere tutti i lavoratori senza discriminazione, per di più ulteriormente penalizzati dalla legge Fornero».

IL DOSSIER_AMIANTO

ast amianto6Le domande Bonanni, poi, spiega che le domande più urgenti che l’Ona pone sono quattro: «All’interno dello stabilimento ThyssenKrupp è stata fatta la valutazione del rischio amianto? I responsabili hanno denunciato la presenza di amianto agli organi competenti e preposti? E chi sapeva che nel sito della ThyssenKrupp c’è ancora presenza di amianto? Perché questa discriminazione tra i siti dell’Umbria e quelli di altre regioni italiane?».

La salute Oltre alla questione del prepensionamento per il lavoratori, chiarisce Niccolò Francesconi, coordinatore regionale di Ona, «esiste anche un problema legato alla salute di tutti i cittadini umbri, perché l’amianto è cancerogeno non solo per tutti. Invitiamo tutti i sindaci ad attivarsi per la salvaguardia della tutela dei cittadini attraverso una mappatura e conseguente istituzione di un piano per la bonifica dei siti contaminati. Anche la funzione del presidente della commissione regionale Eros Brega e la sua qualità di pubblico ufficiale gli impongono di sollecitare l’attivazione della bonifica di tutti i siti contaminati».

ast amianto3La mappa Interessante, al riguardo, quanto dice la Fismic: «Dal tavolo regionale è emersa la conoscenza di un documento emesso dalla Usl dove si è registrata l’attività di bonifica e smaltimento di amianto nel sito industriale della ThyssenKrupp Ast aggiornata al 2014. Considerando che l’ultimo smaltimento all’interno del sito ThyssenKrupp Ast è stato eseguito nel mese di maggio 2016 e probabilmente altre attività di questo tipo saranno eseguite in futuro, riteniamo necessario che tutte le organizzazioni sindacali recepiscano quanto prima tale documentazione ufficiale e che si inserisca nel ‘Dvr’ della ThyssenKrupp Ast (il documento di valutazione rischio dello stabilimento, reparto per reparto; ndr), una dettagliata mappatura della presenza di amianto all’interno del sito industriale che dovrà essere verificata, certificata ed aggiornata dagli organi competenti e seguita dai rappresentanti Rls di sito».

 

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