Tk-Ast, per Titania giorni ormai contati

Terni, nell’incontro tra capo del personale e Rsu il dato è emerso con chiarezza: impianti e personale vanno al Tubificio

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di M.T.

E alla fine era spuntata anche una data: «L’Ast spegnerà uno dei due forni il 1° settembre». Sì, perché, di questi tempi, uno non si fa mancare niente. E chi lo dice garantisce «di essere stato gomito a gomito con la Morselli per un lungo periodo».

Francesco Perciavalle

Francesco Perciavalle

L’incontro La cosa, manco a dirlo, aveva fatto il giro delle ‘chat’ (Facebook e WatsApp in particolare) in un battibaleno e giovedì, nel corso di un incontro tra le Rsu di Ast e il capo del personale, Francesco Perciavalle, non se ne poteva che parlare. Ma il dirigente ha tagliato corto: «Tutto falso, anche riguardo alla nuova campagna di esodi volontari e, magari, dalle nuove assunzioni favoleggiate per settembre. Basta con queste chiacchiere, soprattutto – difficile stabilire se lo abbia detto davvero in questi termini – da parte di qualche delegato senza morale».

Titania è morta Ma la vera notizia, almeno, per adesso, è un’altra: la sorte di quella che era stata presentata, quando nacque, come la produzione del futuro, quella dell’acciaio al titanio, appare ormai segnata. Lavoro non ce n’è, mentre al Tubificio, quella sì, adesso realtà in grande spolvero, servono impianti per incrementare la produzione ed addetti (una trentina) per farli marciare: gli uni e gli altri arriveranno proprio da Titania. Per la quale si farà un funerale d’onore.

La fermata estiva Da quello che è circolato in questi giorni, poi, lo stabilimento ternano dovrebbe fermarsi, per due settimane almeno, nel mese di agosto (ad esclusione del Centro di finitura), ma la conferma arriverà nei prossimi giorni e Perciavalle è stato chiaro: «Due settimane di ferie consecutive sono obbligatorie per legge».

Questione soldi Il premio economico di luglio, ha garantito Perciavalle, «verrà erogato regolarmente, mentre il conguaglio dello 0.5% i lavoratori se lo possono scordare, perché la firma dell’accordo di dicembre ha azzerato tutto quello che riguardava il 2014». Secondo le Rsu si tratta di una forzatura da parte dell’azienda, ma intanto questo è. Anche in merito ai passaggi di livello, l’azienda pare bloccata sulle sue posizioni: non esiste la possibilità di un passaggio automatico al livello superiore: ma ci sarà una nuova occasione di confronto, già nei prossimi giorni.

Questione controlli Altro motivo di malumore, ultimamente, era stato ed è quello dei controlli sul personale: con le telecamere di sorveglianza ed i controlli ‘spot’ ai tornelli di uscita dallo stabilimento. Perciavalle anche su questo non ha fatto una piega: «Noi ci atteniamo alle norme previste dalle leggi».

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