Tragedia nel centro estivo: bimbo di 6 anni perde la vita

Città di Castello – Il dramma nel pomeriggio di giovedì. Il piccolo si trovava in piscina insieme ad altri bambini. Indagini sulle cause

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Tragedia nel pomeriggio di giovedì a Città di Castello (Perugia) in una struttura agrituristica – un centro ippico – situata in vocabolo Bisacchi, alla prima periferia della città. Un bimbo di circa 6 anni di età ha perso la vita mentre si trovava in piscina con altri bambini, nell’ambito dei centri estivi/campus organizzati dalla struttura insieme ad un’associazione sportiva: si tratta del figlio di Davide Ciampelli, Gianmaria, ex tecnico del Perugia – è stato anche vice per la prima squadra – nel settore giovanile.

Davide Ciampelli (foto Settonce)

Le indagini

Non è chiaro se il piccolo sia deceduto per annegamento o per altre cause: sono in corso indagini in tal senso da parte dei carabinieri della Compagnia di Città di Castello, guidati dal capitano Giovanni Palermo. Oltre alle testimonianze delle persone presenti nella struttura al momento dei fatti, verranno valutati gli aspetti medico legali e, certamente, l’esito dell’autopsia che la procura di Perugia – informata dell’accaduto – disporrà e che verrà eseguita dal dottor Massimo Lancia. Fra le ipotesi in corso di valutazione, come accennato, il malore ma non viene escluso l’annegamento, con i due elementi che potrebbero anche essere collegati. Inutili i ripetuti e tentativi di rianimare il piccolo – la cui famiglia è di Città di Castello – messi in atto per circa un’ora da chi era con lui e quindi dagli operatori del 118 intervenuti. Secondo quanto appreso, i genitori del bimbo non erano presenti al momento dei fatti.

Il cordoglio del Perugia

«L’AC Perugia Calcio si stringe attorno a Davide Ciampelli, ex tecnico biancorosso, per la prematura ed improvvisa scomparsa del figlio», il messaggio di cordoglio della società biancorossa.

Il sindaco: «Vicino alle famiglie»

Dolore viene espresso anche dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta: «Sono tragedie sulle quali è inutile fare ogni tipo di commento. La morte di un figlio è sempre terribile, la morte di un figlio a quell’età diventa incomprensibile, per cui è davvero difficile esprimere qualunque concetto, soltanto un grande cordoglio e vicinanza alle famiglie, peraltro molto conosciute. I nonni sono carissimi amici, per cui voglio stringermi attorno a loro con un abbraccio forte perchè in queste situazioni non si può dire altro, tanto è il dolore e lo sgomento. Ogni altra parola o dichiarazione credo sia superflua»ò.


L’accaduto fa seguito ad un altro dramma consumatosi in Umbria appena quattro giorni fa, domenica 11 luglio, in un’abitazione privata a Panicarola (Castiglione del Lago). Una bimba di 7 anni aveva perso la vita, annegata all’interno di una piccola piscina gonfiabile con appena 30 centimetri d’acqua. In questo caso l’ipotesi ritenuta più plausibile dagli inquirenti, è quella del malore, visto che la piccola soffriva di alcune patologie pregresse.

Muore a 7 anni nella piscina gonfiabile: malore è prima ipotesi

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