«La Regione Umbria, in sintonia con le linee del Piano regionale dei trasporti, conferma la centralità dell’asse ferroviario Sansepolcro-Terni nel sistema della mobilità regionale e la progressiva integrazione con la rete nazionale in modo da garantire collegamenti veloci sulle lunghe distanze e il rafforzamento dei servizi a breve percorrenza sulle tratte a maggior densità insediativa».
Chianella È quanto ha ribadito l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Giuseppe Chianella, nell’incontro era stato chiesto dai rappresentanti sindacali per far luce sulle criticità emerse a seguito della chiusura del tratto della ex Ferrovia Centrale Umbra tra Città di Castello e Umbertide e sulle conseguenze nell’organizzazione dei servizi.
Il sollecito L’assessore Chianella, nell’evidenziare che «la condizione di precarietà dell’armamento ferroviario era nota da tempo e che tale situazione ha subìto un improvviso aggravamento in alcune tratte a causa della vetustà delle rete ed anche in relazione ai ritardi accumulati nella realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria», ha comunicato «di aver già sollecitato Umbria Tpl e Mobilità ad intraprendere le più sollecite ed opportune iniziative per definire un quadro completo delle criticità presenti sulla linea e di avviare immediatamente la progettazione degli interventi sul tratto interessato dalla chiusura».
IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO
I lavori A conferma dell’interesse strategico che riveste per la Regione linea ferroviaria Sansepolcro-Terni, Chianella ha ricordato le risorse economiche già stanziate per i lavori di ripristino della galleria di Poggio Azzuano, l’ammodernamento del tratto Ponte San Giovanni-Perugia Sant’Anna e il completamento della Terni-Cesi .