Tagli Tpl per 3,5 milioni «Scelta scellerata»

Trasporto pubblico locale Umbria, riunione in giornata e annuncio di Busitalia: sindacati sul piede di guerra. «Periferie ancora più isolate». L’attacco alla Regione

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«I tagli ci saranno ed ammontano a 3,5 milioni di euro a partire presumibilmente dal 1° aprile. Colpiranno sia l’azienda in questione sia i privati. Una notizia tutt’altro che buona, considerando che lo scorso anno nel periodo estivo erano stati tagliati 2 milioni di euro con enormi disagi per utenza e personale». A ricevere venerdì la brutta news – da Busitalia – in merito al trasporto pubblico locale sono state le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal, Ugl e Orsa Usb: pronta la mobilitazione dopo la riunione tenutasi in giornata.

INCERTEZZA E AGITAZIONE PER I SINDACATI

L’impatto e le periferie

Organizzazioni sindacali sul piede di guerra: «Pur non disponendo – sottolineano – ancora di un quadro tecnico dettagliato, è facile presumere che il taglio si concentrerà in modo pesante nel periodo estivo e in concomitanza delle festività, inoltre colpirà tutte quelle corse a bassa frequentazione di grande valenza sociale, utili a collegare i centri di una regione a bassa densità come la nostra. In sostanza, avremo risvolti negativi a più livelli: avremo periferie ancora più isolate, chi giungerà da turista in Umbria nel periodo estivo e in concomitanza delle festività non avrà adeguata offerta di trasporto, le condizioni dell’aria di molte nostre città già ai limiti di inquinamento consentiti, peggioreranno e si priveranno i cittadini Umbri, statisticamente sempre più anziani, di un servizio essenziale».

IL TAGLIO ESTIVO NEL 2019

Enrico Melasecche

La decisione e l’attacco a Melasecche

Lo scontro si accende: «Una scelta a nostro giudizio scellerata, condita dall’atteggiamento tutt’altro che disponibile dell’assessore, che ha di fatto estromesso i lavoratori e le proprie rappresentanze dalla partita. Ancora una volta, abbiamo avuto conferma – continuano – di quanto stava accadendo dall’azienda Busitalia e non dalla Regione, che, fatto salvo un primo ed unico incontro avvenuto ormai tempo fa, non ha più ritenuto utile confrontarsi sul tema. In sostanza i tagli si faranno, concordati tra azienda, Regione e Comuni, mentre i lavoratori e i cittadini sono unicamente chiamati a pagarne le conseguenze. Chiediamo dunque alla politica di prendersi la proprie responsabilità, non accettiamo scaricabarili di alcun tipo e chiediamo un impegno serio di Comuni, Province e Regione a trovare una soluzione strutturale per il Tpl umbro. Tutti facciano la propria parte. Confermando lo stato di agitazione del personale, come organizzazioni dei lavoratori, siamo pronti a difendere il trasporto pubblico locale umbro – chiudono i sindacati – con la mobilitazione e chiediamo a tutti gli utenti, gli studenti, i pensionati, gli abbonati di sostenerci in questa battaglia».

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