Ucciso in campagna: si ricostruiscono le ultime ore di Samuele

Perugia – Dal telefono e dall’autopsia sulla salma del 21enne di Bastia Umbra, ci si attendono risposte decisive. Tracce di sangue nell’auto

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Sarà decisivo scoprire chi era in quell’auto martedì sera insieme a Samuele De Paoli, il giovane di Bastia Umbra – 22 anni compiuti da pochi giorni – trovato morto mercoledì mattina nelle campagne a ridosso dell’area industriale di Sant’Andrea delle Fratte, a Perugia. Una zona dove non si giunge per caso, poco frequentata in generale, ancora meno di sera e in questo periodo: giusto qualche prostituta e spacciatore.

L’allarme e il rinvenimento

Il giovane fino alle 20 di martedì sera sarebbe stato in compagnia di un amico a Perugia, poi è andato via da solo: per la ricostruzione delle ore successive, oltre che sugli esiti dell’autopsia e le testimonianze, si fa affidamento anche sulle celle telefoniche ed i tabulati. Quando la madre non lo ha visto tornare nella casa di via del Campiglione – da cui si era allontanato martedì sera a bordo della sua Fiat Panda rossa, intestata alla mamma – ha dato l’allarme sulla scomparsa di Samuele, contattando anche l’amico da cui sapeva che sarebbe andato. Ma nel frattempo il suo corpo era stato già individuato intorno alle ore 9 di mercoledì mattina da una persona che faceva jogging in strada Battifoglia, traversa di via Sandro Penna, alle spalle del circolo dipendenti Perugina. Incuriosito da quella Panda rossa con i finestrini lasciati aperti sotto la pioggia, l’uomo si è avvicinato, scorgendo nel canale accanto il corpo nudo – solo un calzino indosso – del ragazzo.

Indagini in corso

Sul posto è intervenuta la polizia di Stato di Perugia che, dopo aver compiuto i rilievi del caso con l’ausilio della Scientifica, ha recuperato la salma del 22enne per le prime valutazioni medico legali. Operazioni rese difficili anche dalla forte pioggia di queste ore. Presenti anche il medico legale Sergio Scalise Pantuso e il procuratore Giuseppe Petrazzini che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio, anche se al momento non è ancora possibile escludere altre ricostruzioni.

Gli elementi da cui si parte

Sul corpo del giovane, ex giocatore di calcio con il settore giovanile del Bastia e che lavorava come benzinaio, non ci sarebbero ferite evidenti legati ad una morte violenta – da arma da taglio o da fuoco – bensì ecchimosi e abrasioni, anche sul collo. L’ipotesi omicidiaria è, in ogni caso, la prima valutata dagli inquirenti. Che hanno sequestrato la Fiat Panda ed anche i vestiti e il telefono di Samuele, tutti recuperati all’interno dell’abitacolo. Lì nell’auto sono state individuate anche delle tracce di sangue, più schizzi che gocce: ulteriore elemento sotto la lente. Repertati anche alcuni preservativi usati trovati a ridosso dell’auto, da cui estrarre – nel caso – il Dna. Una parte importante delle risposte che tutti si attendono, verrà in ogni caso dall’autopsia e dagli esami tossicologici disposti dall’autorità giudiziaria.

Dolore

Samuele viene ricordato da tutti a Bastia Umbra come un ragazzo per bene e senza particolari problemi. Una vita tranquilla con la madre e i due fratelli ed un lavoro altrettanto normale, presso un’area di servizio. Nella cittadina è profondo il cordoglio per la sua scomparsa, avvenuta appena pochi giorni dopo il compimento dei 22 anni.

Il luogo del ritrovamento (gallery)

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