«I dati che riguardano i flussi turistici nel periodo estivo in Umbria ci restituiscono un quadro più che positivo dell’andamento del settore». A dirlo è il vice presidente della Giunta regionale ed assessore al turismo, Fabio Paparelli, commentando i dati forniti dall’Osservatorio regionale sul turismo.
L’incremento Rispetto allo scorso anno, nel periodo da giugno a agosto 2015, spiega Paparelli, «l’Umbria ha visto crescere di oltre il 4 per cento gli arrivi e di circa l’1 per cento le presenze, con flussi che hanno interessato sia turisti italiani (+4.03% arrivi e 1.12% presenze), che stranieri (+4.27% arrivi e +0.30% presenze). Un andamento che, tradotto in cifre, significa oltre 800 mila arrivi e più di 2 milioni e mezzo di presenze nel trimestre, con un incremento significativo soprattutto negli esercizi alberghieri, mentre negli extralberghieri si è registrato un aumento degli arrivi e un calo delle presenze sia italiane che straniere».
L’Italia Per quanto riguarda il turismo italiano, Lazio (+7.93% arrivi e +4.84% presenze), Lombardia (+3.02% arrivi e +2.49% presenze) e Campania (+4.56% arrivi e – 0.20% presenze) sono le regioni da cui proviene il maggiore numero di turisti, mentre la Puglia, con un +3.73% arrivi e +0.70% di presenze, e soprattutto Calabria (+17.78% arrivi e +11.70% presenze) e Basilicata (+20.04% arrivi e +20.11% presenze) sono le regioni che hanno registrato la maggiore crescita di flussi turistici verso l’Umbria.
L’estero Sul fronte straniero, Paesi Bassi, Belgio e Germania si confermano come i Paesi con il maggior numero di presenze, seppure in calo rispetto all’estate 2014, mentre i flussi turistici crescono soprattutto dalla Polonia, con un +37.330% di arrivi e +15.22% di presenze, seguita da Francia (+18.51% arrivi e +19.24% presenze), Regno Unito (+12.16% arrivi e +10.38%), Danimarca (+4.02% arrivi e +3.32% presenze) e Usa (+0.19% arrivi e +2.07%).
I dettagli Paparelli evidenzia poi che «a luglio, nonostante le piogge, si è avuta una variazione percentuale del +6.48% negli arrivi e +2.32% nelle presenze rispetto a luglio 2014. Particolarmente positivo è stato l’aumento dei flussi nei comprensori Valnerina, Folignate, Orvietano, Spoletino, Trasimeno ed Eugubino». Aumentati inoltre gli arrivi nei comprensori Perugino, Tuderte e Ternano e solo le presenze nei comprensori Alta Valle Tevere e Amerino, mentre permane qualche criticità nell’Assisano.
Il commento Questi dati, secondo il vice presidente, «confermano che l’Umbria è la meta giusta per chi apprezza le cose autentiche. Oggi accanto alle mete classiche vengono apprezzati i borghi umbri non battuti dal turismo di massa, dove il turista cerca autenticità, comfort moderno e tradizione locale. E noi siamo pronti per accogliere questa domanda che è fatta da un turismo esperienziale, intelligente e sostenibile. Per il futuro vogliamo puntare ad innovare il comparto dell’accoglienza turistica nel solco della tradizione. Sarà necessario un intervento normativo per ridefinire ruoli e competenze tra pubblico e privato. Rivedremo il sistema integrato del turismo, semplificando e potenziando anche l’offerta intorno a tre prodotti: territorio, cultura e spiritualità, a cominciare dalle iniziative che saranno messe in atto per il prossimo Giubileo».