Umbria: «Fondi strutturali europei, prima imprese e famiglie»

Opposizioni in Regione chiedono di rimodulare l’utilizzo dei 200 milioni di euro messi a disposizione dall’Ue

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«L’Umbria sappia cogliere al meglio le importanti novità che giungono dall’Europa in tema di fondi strutturali e politiche per la coesione, perché da queste importanti risorse dipenderà la tenuta del sistema economico e sociale della nostra regione»: è quanto sostengono le forze di minoranza a palazzo Cesaroni nella mozione presentata mercoledì alla giunta regionale. Primo firmatario il portavoce dell’opposizione, Fabio Paparelli, l’atto è sottoscritto dai consiglieri regionali Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Simona Meloni e Donatella Porzi (Pd), Thomas De Luca-M5s e Andrea Fora (Patto civico), a seguito dei provvedimenti straordinari approvati del parlamento europeo il 17 aprile e adottati con atto legislativo dal consiglio europeo dell’Unione il 22 aprile.

Programmazione 2014-2020

«In particolare – ricordano i consiglieri – grazie all’adozione rapida, in via urgente, del secondo pacchetto di iniziative europee in risposta al coronavirus Plus (CRII+), sono state varate una serie di misure economiche che introducono una flessibilità eccezionale al fine di consentire l’utilizzo del plafond inutilizzato dei fondi strutturali e d’investimento
europei relativi alla programmazione 2014-20, senza dover fare ricorso alla quota di cofinanziamento regionale. Sulla base degli ultimi dati relativi al Fondo sociale europeo (FSE) e al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e delle audizioni svoltesi sul tema nella competente commissione consiliare, risultano disponibili a tale scopo oltre 200 milioni di euro destinati all’Umbria, che possono essere rimodulati e resi disponibili a cofinanziamento zero. Ciò significa non solo poter spendere l’intera somma senza dover diluire l’importo negli anni, ma anche avere l’opportunità di liberare le risorse del bilancio regionale per la quota che sarebbe stata, altrimenti, utilizzata ai fini della copertura del cofinanziamento dei fondi comunitari stessi».

Disabili, scuola e didattica

«Chiediamo con forza alla giunta regionale di riferire al più presto in aula in merito alla situazione attuale relativa alla disponibilità dei fondi strutturali – proseguono i consiglieri di opposizione – evidenziando puntualmente le disponibilità iniziali, gli impegni e le spese certificate per ogni misura, oltre a quella di portare in assemblea un piano di rimodulazione degli stessi fondi, sentite le parti sociali, da destinare alle azioni di contrasto all’emergenza economica collegata all’emergenza sanitaria». «L’auspicio – concludono – è che l’Umbria sappia cogliere questa importante opportunità e che possa essere sfruttata appieno per il sostegno alle imprese, ai lavoratori e all’occupazione, al supporto al mondo del sociale, con una particolare attenzione rivolta alle famiglie e alle fragilità e disabilità, al diritto allo studio e alla didattica scolastica».

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