Umbria nella ‘fase 3’: «I giovani mostrino responsabilità»

Quattro giovani consiglieri comunali di Avigliano Umbro, Alviano, Baschi, Montecchio: «Le mascherine dovranno essere la vera e propria ‘moda’ dell’estate 2020»

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di Daniele Marcelli, Elia Franciosa, Fabio Carloni, Francesco Moscatelli
consiglieri comunali di Avigliano Umbro, Alviano, Baschi, Montecchio

Nel primo weekend della ‘fase 3’ – o ‘fase 2-bis’ che dir si voglia – in qualità di giovani rappresentanti delle istituzioni, vogliamo lanciare un appello ai nostri coetanei, cioè a tutte quelle ragazze e a quei ragazzi che dopo tanto tempo stanno riassaporando, sebbene a piccoli sprazzi, il sapore unico della libertà.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Trovandoci in questa particolare condizione anagrafica, segnata dalla sfrontatezza e (forse) un po’ meno dalla saggezza, possiamo capire, meglio di altri, ora che l’estate è alle porte, la voglia di tornare ad uscire e a divertirsi insieme, una voglia che anche noi abbiamo ma che potrebbe far sottovalutare un poco il rischio del contagio epidemico. Ecco, a tal proposito, il problema è che non possiamo assolutamente permetterci di esagerare, di travalicare le poche e chiare regole necessarie per preservare noi stessi e tutelare gli altri. Detto in maniera più diretta: sono fondamentali, da parte nostra, comportamenti responsabili per evitare di rappresentare un rischio per tutti.

E quindi: non affollarsi in spazi chiusi, igienizzare frequentemente le mani, entrare nei locali in piccoli gruppi (anche per rispetto degli esercenti che rischiano) , mantenere il metro di distanza, devono diventare gesti e attenzioni pressoché fisiologici all’interno della nostra quotidianità. E poi le mascherine, dobbiamo abituarci,devono diventare veramente la moda di questa estate 2020. D’accordo, magari per qualcuno di voi queste poche righe potrebbero sembrare le solite raccomandazioni, tipo consigli della nonna. Si, forse. Fatto sta però che se tutti adottassimo questi piccoli accorgimenti potremmo godere più rapidamente della normalità tanto agognata. Uscire, divertirsi ma responsabilmente.

Non facciamoci del male, non diventiamo veicolo di trasmissione del Covid-19 per altri. E, soprattutto, evitiamo di essere tacciati come coloro che praticano l’irresponsabilità. Non diamo a nessuno l’alibi di poter dire: «È colpa loro». Al nostro futuro ci teniamo. E sappiamo che dobbiamo tutelarlo a partire da oggi. Adesso. Subito. Ora.

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