Umbria, pendolari: petizioni su internet

Alcuni di loro ne hanno avviata una su change.org e il ‘Comitato’ ha invece pensato di rivolgersi a firmiamo.it

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Loro, i pendolari, l’avevano definita, senza mezzi termini, una «nuova fregatura servita da Trenitalia e dalla Regione dell’Umbria: i possessori della ‘Carta Tuttotreno’, abbonamento che si lega all’abbonamento regionale e che permetteva da anni di salire anche sui treni InterCity e Freccia Bianca (ex EuroStar) oltre a subire un aumento di 100 euro su 350 annuali, non potranno più salire sui treni Freccia Bianca». Con conseguenti disagi per gli spostamenti, oltre ovviamente che per il portafogli.

I pareri C’era stata anche la presa di posizione della Regione, quella del Cordinamento dei comitati dei pendolari, seguita da un pronunciamento dei parlamentari. Ma a loro non poteva bastare.  

Prima petizione «Alcuni pendolari umbri – è l’annuncio – hanno, in modo autonomo e spontaneo, avviato una petizione (lanciata sul portale change.org) indirizzata alla regione Umbria per il ripristino delle condizioni di abbonamento e di trasporto precedenti al 24.01.2017».

Seconda petizione Il Comitato Roma Firenze (Orvieto), aderente al Coordinamento, ha invece avviato un’altra raccolta di firme – su firmiamo. it – in cui si chiede anche «che le somme provenienti dalle penalità e decurtazioni non siano più messe nel bilancio generale della Regione, ma nel capitolo di bilancio riguardante assessorato trasporti come accadeva in precedenza per poter riutilizzare le somme a favore dei trasporti. Inoltre viene effettuata raccolta di firme con apposita modulistica tra i viaggiatori dai vari Comitati tra cui quello di Terni».

 

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