Usl 2, liste attesa: ecco nuovi accordi

Intesa tra azienda sanitaria e strutture private per abbattere i disagi e gli spostamenti dei cittadini

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Continua il lavoro dell’azienda Usl Umbria 2 per l’abbattimento delle liste di attesa, uno dei problemi più sentiti dai cittadini, ma anche per garantire servizi di prossimità evitando il più possibile disagi e spostamenti dal proprio domicilio. Si è infatti conclusa in questi giorni la fase valutativa degli esiti della manifestazione di interesse per l’acquisizione di prestazioni di diagnostica strumentale e sono stati sottoscritti i nuovi accordi con le strutture già convenzionate. Sono ora in corso di perfezionamento gli accordi con i nuovi istituti che hanno partecipato all’avviso, ampliando così la platea delle strutture che forniranno un contributo alla realizzazione del Programma attuativo aziendale di governo delle liste di attesa.

Il percorso

L’iter è stato avviato nel mese di agosto attraverso la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse rivolto all’individuazione di soggetti accreditati con i quali sottoscrivere accordi contrattuali per l’acquisizione di prestazioni di diagnostica strumentale (endoscopia digestiva, diagnostica cardiologica, diagnostica vascolare, diagnostica per immagini: TC, RMN, RX tradizionale, Esami Ecografici, Elettromiografie) per gli ambiti territoriali dei distretti dell’azienda Usl Umbria 2 di Terni, Foligno, Narni-Amelia, Spoleto, Orvieto e Valnerina. Con la manifestazione di interesse, indetta nel rispetto dei principi di imparzialità, economicità, efficacia, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, libera concorrenza, si è data la possibilità a tutte le strutture private in esercizio, situate nel territorio aziendale e in possesso di autorizzazione e accreditamento, di poter accedere all’erogazione delle prestazioni garantendo la possibilità di soddisfare il bisogno dei cittadini nel territorio di residenza o in quelli più vicini.

Cosa prevedono gli accordi

La sinergia pubblico-privato prevede che siano riservate alla Asl le visite e i percorsi successivi mentre dal privato verranno acquistate parte delle prestazioni diagnostiche che ad oggi hanno tempi di attesa più criticial fine di garantire a tutti i pazienti, nei tempi previsti dai piani nazionale, regionale e dal programma attuativo aziendale, prestazioni di elevata qualità. Con questo avviso è stato chiesto al privato di erogare prestazioni diagnostiche con strumentazioni, percorsi e professionisti sovrapponibili a quelli aziendali e, a tal fine, è stata predisposta un’attenta verifica da un gruppo di audit appositamente individuato dalla direzione della Usl Umbria 2. Le strutture private avranno l’obbligo di collaborare con la pubblica amministrazione nel sistema di gestione dei tempi e delle liste di attesa e opereranno, al pari di quelle pubbliche, con inserimento delle agende di prenotazione nel Cup regionale, visibili nella programmazione con le stesse modalità dell’offerta delle strutture pubbliche. Le strutture private accreditate convenzionate con l’azienda saranno quindi coinvolte, come le pubbliche, nella gestione dei percorsi di tutela e di presa in carico.

«Sanità privata integrativa e sinergica»

«Tale iniziativa di integrazione con il privato accreditato e convenzionato – spiega il commissario straordinario dell’azienda sanitaria, Massimo Braganti – si inserisce nell’azione generale di governo e abbattimento liste di attesa finalizzataa garantire l’erogazione della prestazione preferibilmente nel territorio di residenza dell’assistitoevitando, il più possibile, disagi e spostamenti ma garantendo, al tempo stesso, il principio della libera scelta del cittadino. La sanità privata deve essere integrativa e sinergica, non concorrenziale, del pubblicocon l’obiettivo di indirizzare le risorse, sempre più scarse, per incrementare il livello quali-quantitativo delle prestazioni in favore dei cittadini della Usl Umbria 2, garantendo un livello di qualità analogo a quelle rese dai professionisti dell’azienda». Secondo il manager «la realizzazione e la conclusione della manifestazione di interesse rappresenta il primo atto di tal genere realizzato nella Regione Umbria ed è stato possibile anche grazie all’attivazione di un tavolo tecnico, tra azienda e rappresentanti degli istituti, che ha definito i criteri per la manifestazione di interesse, a garanzia dei principi di trasparenza e concorrenza nonché di valutazione comparativa poi inseriti nell’avviso. La sinergia pubblico-privato per la collaborazione integrata a realizzare il Programma attuativo aziendale di governo delle liste di attesa in aderenza a quanto previsto a livello regionale e a livello nazionale – conclude Braganti – è stata quindi attivata fin dalla fase di programmazione portando a conclusione l’iter in soli quattro mesi».

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